Renzi e Padoan all’Europa: l’Italia rispetterà i patti

“Noi rispettiamo il 3%. Siamo tra i pochi a farlo. Da Europa dunque non ci aspettiamo lezioni, ma i 300 miliardi di investimenti”. Matteo Renzi si affida ad un tweet per rispondere alla Bce che ha lanciato l’allarme sul raggiungimento dell’obiettivo del deficit al 2,6% del Pil nel 2014.

Un botta e risposta che ha chiamato in causa anche Pier Carlo Padoan il quale, durante l’Eurogruppo, in programma questa mattina a Milano, ha sottolineato che “il target del deficit al 2,6% era compatibile con un quadro macroeconomico diverso ma comunque i vincoli saranno rispettati”.

Secondo il ministro di via XX Settembre “l’’Europa deve mettere l’occupazione e la crescita al centro della sua azione; c’è una forte convergenza sull’idea che gli investimenti sono essenziali in tutta Europa per lo sviluppo, i cui elementi fondamentali sono le riforme strutturali che migliorano l’ambiente per le imprese e una più efficacia negli strumenti di finanziamento per attirare i capitali”.

Padoan ha poi concluso il suo intervento affermando che “stiamo lavorando alla legge di stabilità che, per definizione, impatta sui conti, quando avremo i numeri sarete i primi a saperlo”.