La commissione affari costituzionali del Senato ha dato il suo primo parere favorevole alla riforma della Pubblica amministrazione, mentre il voto finale è previsto per l’estate. Si potrà accedere alle cariche dirigenziali solo tramite concorso, inoltre l’operato di ogni dirigente verrà valutato da un’apposita commissione e i funzionari non saranno immuni dal licenziamento. Tra le principali novità anche la previsione di nuovi tetti sulle retribuzioni, molto probabilmente fissati ad una soglia inferiore all’attuale.
Inoltre la riforma della Pubblica Amministrazione – come qualche settimana fa aveva annunciato il premier Renzi – prevede un accorpamento dei Corpi Nazionali di Polizia, che dovrebbero diminuire passando da cinque a quattro (Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Penitenziaria). “Non è una riforma di settore – ha spiegato il ministro della Pubblica Amministrazione Madia – ma è una riforma per il Paese, per 6 milioni di cittadini, volta a semplificare la loro vita”.
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