“Nessuna ingerenza russa”: 007 italiani smentiscono Biden

Una settimana fa il caso era deflagrato sugli organi di stampa italiani: il vicepresidente statunitense ai tempi del governo Obama, Joe Biden, in un articolo uscito sulla rivista Foreign Affairs aveva parlato di presunte interferenze della Russia nella politica italiana. L'esponente democratico aveva, nello specifico, fatto riferimento al tentativo del Cremlino di influenzare verso il “no” la campagna per il referendum costituzionale del dicembre 2016, nonché il sostegno di Mosca a partiti di opposizione all'attuale governo come Lega Nord e M5S. Addirittura il deputato Pd Michele Anzaldi aveva chiesto al ministro degli Esteri, Angelino Alfano, di convocare l'ambasciatore russo.

Ora però, si scopre che le parole di Biden non corrispondono alla verità raccontata al Copasir dai direttori di Aisi (Agenzia informazioni e sicurezza interna) e Aise (Agenzia informazioni e sicurezza esterna), i cui capi, Mario Parente ed Alberto Manenti, non hanno dato credito alle dichiarazioni dell'ex vicepresidente Usa.

C'è un “attento monitoraggio” da parte dell'intelligence italiana per evitare interferenze straniere sulle consultazioni elettorali che avvengono in Italia, hanno assicurato Parente e Manenti. A chiedere l'intervento del Copasir dopo l'uscita di Biden era stato il Pd.