L’Onu volta le spalle ai Marò: “Questione bilaterale tra Italia e India”

Che l’Italia fosse sola nella vicenda dei marò era chiaro da anni. Nessuno ha mai speso una parola in sede internazionale per ammonire l’India a trasferire le competenze in ambito sovranazionale. L’unica a farlo è stata l’attuale Ministro degli Esteri europeo… ma non fa testo, in quanto la Mogherini è italiana e ha parlato più per dare respiro alle esigenze del governo che per una reale possibilità di incidere sugli equilibri politici a Bruxelles.

Ora l’ultima conferma arriva dal portavoce del Segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, il quale ha ripetuto che il Palazzo di Vetro non vuole entrare nel braccio di ferro tra Italia e India sui due maro’italiani, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Lo ha ripetuto lunedì nel corso di uno dei consueti briefing al Palazzo di Vetro. Sollecitato da un giornalista che gli chiedeva se Ban avesse preso qualche iniziativa recente sulla questione o se la considerasse ancora un tema bilaterale tra i due Paesi, il portavoce Stephane Dujarric, si è limitato a rispondere laconicamente: “Non ho nulla da aggiungere a quello che (Ban) ha già detto sulla questione”.

Nonostante le pressanti richieste da parte dell’Italia, Ban ha sempre sostenuto che la querelle va risolta bilateralmente, piuttosto che con un coinvolgimento dell’Onu; e lo ha detto a più riprese (a febbraio dell’anno scorso, in linea con quanto detto dai suoi portavoce nel 2013 e nel 2014).

Intanto Massimiliano Latorre è stato operato al cuore per la chiusura del Pfo (forame ovale pervio) presso il Policlinico San Donato. La procedura, eseguita dal dottor Mario Carminati, responsabile di Cardiologia pediatrica e delle cardiopatie congenite dell’adulto, ha avuto esito positivo. La decisione di sottoporre il paziente a tale procedura – si legge in una nota – e’ stata presa dopo che gli accertamenti diagnostici eseguiti in precedenza non hanno identificato fattori di rischio ricollegabili all’evento ischemico subito dal paziente, se non appunto la presenza di orame ovale pervio.