La polizia carica i manifestanti di Forza Nuova

Nonostante il divieto del questore (previo stop arrivato dalla Prefettura), circa quaranta attivisti di Forza Nuova si sono dati appuntamento per le strade del centro di Macerata, allestendo una manifestazione nei pressi di Piazza della Libertà, dove hanno cercato di entrare scontrandosi con le Forze dell'ordine. Dall'iniziativa del movimento dell'estrema destra sono scaturiti alcuni tafferugli e cariche della polizia, intenta a disperdere i manifestanti e a far rispettare il divieto posto. Circa dieci dimostranti, al termine della manifestazione non autorizzata, sono stati portati in Questura e potrebbero essere denunciati per la violazione delle disposizioni del questore. Circa alle 20.30, i dimostranti di Fn, guidati da Roberto Fiore, si sono trovati di fronte ad alcuni esponenti dell'estrema sinistra, divisi da un cordone di polizia.

LeU: “Divieto scelta sbagliata e pericolosa”

Nel frattempo, sale la tensione interna anche nella sinistra, divisa sulla decisione della Prefettura di vietare le manifestazioni contro il razzismo. Lo schieramento di Pietro Grasso, Liberi e uguali, ha definito “sbagliata e pericolosa” la scelta di non far scendere in piazza nella giornata di sabato, spiegando che “di fronte a fatti così gravi come quelli accaduti a Macerata, l’invito a un silenzio di riflessione da parte del sindaco è più che comprensibile. Dispiace, tuttavia, che la voglia di tanti cittadini di esprimere il proprio dolore e il proprio sdegno per il recente gravissimo attacco razzista non possa trovare espressione in una manifestazione pacifica”. Secondo Speranza, Civati e Frantoianni, “manifestare pacificamente, infatti, e in solidarietà e per i diritti e l’uguaglianza delle persone dovrebbe essere possibile e garantito proprio in situazioni come queste”.

Sabato in piazza

La deputata del Pd, Irene Manzi, ha contestato la posizione di Leu, invitando a contattare il sindaco e “ascoltare le motivazioni che hanno spinto gli stessi organizzatori dell'iniziativa, Anpi, Arci, Ccil e Libera, a sospendere la manifestazione nazionale. La manifestazione è stata sospesa per volontà degli stessi promotori e non vietata dal Governo” poiché “la mia città e la comunità maceratese stanno vivendo un clima di profondo smarrimento, paura e dolore di fronte ad un atto violento e razzista che va condannato senza se e senza ma”. Da molti circoli Arci, però, è arrivata una dichiarazione che lascia intendere come nella giornata di sabato si preveda una manifestazione in piazza: “L'unica risposta che vediamo in linea con questi valori è prendere parte in tanti e tante al corteo del 10 Febbraio a fianco delle realtà che sul territorio costruiscono presidi di democrazia sostanziale”.