Sono quaranta i migranti che – dopo essere sbarcati dalla nave Diciotti ed essere stati trasferiti nel centro di Rocca di Papa – si sono allontanati e risultano irreperibili. E' quanto hanno comunicato fonti del Viminale. Sei di loro si sarebbero allontanati il primo giorno di trasferimento, cioè venerdì 31 agosto; due eritrei, che sarebbero dovuti andare nella Diocesi di Firenze se ne sarebbero andati il 2 settembre; il tre settembre altri 19, mentre l'allontanamento di altri 13 è stato riscontrato ieri.
Sulla vicenda è intervenuto il direttore della Caritas italiana, don Francesco Soddu, che ha sottolineato che si tratta di “un allontanamento volontario, non fuga. Si fugge da uno stato di detenzione e non è questo il caso, nessuno vuole rimanere in Italia, si sa”. “Queste persone – ha spiegto don Soddu all'Ansa – davanti ad una situazione di affidamento prima o poi avrebbero dovuto scegliere di allontanarsi volontariamente”, in quanto la struttura che li accoglie non ha il compito di trattenerli. Il direttore della Caritas, inoltre ha spiegato che i migranti che si sono resi irreperibili, ovunque verranno trovati “potranno chiedere asilo ricominciando quella procedura che era stata avviata nelle nostre strutture, a partire dal centro di accoglienza straordinaria Mondo Migliore”.
Nel frattempo, dal Viminale fanno sapere che sono in corso verifiche per accertare il numero esatto delle persone che sono irreperibili, in quanto il gruppo potrebbe essere più consistente. In corso anche controlli per accertare la nazionalità di coloro che si sono allontanati, almeno in sei provengono dalle Isole Comore. Inoltre, il Viminale ha sottolineato che tutti i migranti trasferiti dalla Diciotti a Rocca di Papa, erano stati identificati con rilievi fotodattiloscopici e inseriti in un sistema digitale europeo.
“Più di 50 degli immigrati sbarcati dalla Diciotti erano così 'bisognosi' di avere protezione, vitto e alloggio, che hanno deciso di allontanarsi e sparire! Ma come, non li avevo sequestrati? E' l'ennesima conferma che non tutti quelli che arrivano in Italia sono 'scheletrini che scappano dalla guerra e dalla fame'. Lavorerò ancora di più per cambiare leggi sbagliate e azzerare gli arrivi”, ha affermato il ministro dell'Interno Matteo Salvini. Posizione condivisa dai sottosegretari all'Interno, Stefano Candiani e Nicola Molteni. “Si sono già dileguati 40 dei 144 immigrati maggiorenni sbarcati dalla Diciotti e affidati alla Cei o al centro di Messina – affermano – Ricordiamo che, per la legge, queste persone hanno libertà di movimento e quindi non sono sottoposte alla sorveglianza dello Stato. Erano così disperate che hanno preferito rinunciare a vitto e alloggio garantiti per andare chissà dove. E' l'ennesima prova che chi sbarca in Italia non sempre scappa dalla fame e dalla guerra, nonostante le bugie della sinistra e di chi usa gli immigrati per fare business”.
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