Parla di idealità e valori il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo messaggio indirizzato al capo della Polizia, Franco Gabrielli, in occasione della Festa del corpo. Il Capo dello Stato scrive, appunto, come tali prerogative “cui si ispira trae alimento dal lavoro quotidiano di uomini e donne impegnati ad accudire un senso di comunità talvolta minacciato o lacerato dalla paura, dai fenomeni di violenza e dalle fragilità sociali. Essi tutelano il bene della sicurezza inteso non solo come prevenzione e repressione di reati, ma anche come intensità e qualità delle relazioni fra le persone”. Si tratta, ha spiegato ancora Mattarella, di “una dimensione sociale della sicurezza che, nel contrasto al crimine come nel mantenimento dell'ordine pubblico, trova fondamento nei principi costituzionali e si concretizza nella salvaguardia dei diritti di libertà individuali e collettivi”.
Quella della Polizia, ha affermato il Presidente della Repubblica, è un'azione che è anche “garanzia del sereno corso dei rapporti politici, sociali ed economici”, in particolar modo con riferimento alla “prevenzione delle minacce terroristiche ed eversive, condotta nella costante collaborazione con gli altri comparti interessati”. Una citazione di encomio, Mattarella la riserva anche all'attività svolta da uomini e donne della Digos e della Polizia di Prevenzione, per la quale è stata conferita la Medaglia d'oro al merito civile alla Bandiera della Polizia di Stato. Difesa dei deboli, vigilanza sull'ordine pubblico, esposizione sempre in prima linea, contrasto a crimini odiosi: per tutte queste (e ancora altre) attività, il Presidente ha riconosciuto alla Polizia un ruolo di primo piano nel Paese, dicendosi grato per la loro opera e per la rete di collaborazione imbastita con altri organi, la quale ha permesso “la recente cattura di latitanti e la loro consegna alla giustizia affinché possano scontare le pene per i crimini commessi”, risultato che “rende onore al paziente lavoro svolto in collaborazione tra apparati dello stato e a livello internazionale”.
Nel concludere il suo messaggio, il Capo dello Stato ringrazia la Polizia per l'impegno “a difesa dei soggetti deboli, più esposti a fenomeni criminali odiosi: lo spaccio di droghe ai minori, la tratta e lo sfruttamento di esseri umani, le truffe ai danni di anziani, il cyberbullismo”, ma anche nel contrasto efficace a quei traffici che generano il profito delle mafie, azione che si “rafforza con l'opera di disarticolazione dei patrimoni illecitamente accumulati o frutto del reimpiego di proventi delittuosi, rispetto ai quali dispiegano incisiva efficacia gli strumenti del sequestro e della confisca di beni”. Ricordando “quanti hanno perduto la vita nell'assolvimento del dovere” e rinnovando “a tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato – ed ai loro familiari che ne sostengono e condividono gli sforzi – i miei sentimenti di gratitudine e augurio”.
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