I mutui non conoscono crisi. Sale la domanda a gennaio

La reazione degli italiani alla crisi può essere osservata da diversi punti di vista. Se da una parte c’è un’economia paralizzata dall’altra c’è da registrare il trend positivo dei mutui. Segno che i nostri concittadini non rinunciano agli investimenti, a partire da quelli immobiliari. La domanda di prestiti bancari, nel gennaio 2015, è salita del 22,6% rispetto allo stesso mese del 2013, che a sua volta aveva fatto segnare un incremento incoraggiante. Pur con un rallentamento dopo il picco di dicembre, la crescita di gennaio dà continuità all’andamento rilevato negli ultimi tre mesi dello scorso anno.

E’ quanto risulta dal Barometro Crif che ha segnalato le evidenze dell’analisi del patrimonio informativo di Eurisc, il Sistema di Informazioni Creditizie di Crif. Anche a gennaio l’importo medio richiesto continua a contrarsi, attestandosi a 125.918 euro contro i 127.167 euro del primo mese del 2014, ben lontani dagli oltre 138.500 euro dell’inizio del 2010. Dopo il picco minimo toccato nell’estate 2014, bisogna però sottolineare come da cinque mesi a questa parte si stia registrando una progressiva risalita verso valori medi più consistenti. Nel complesso, la riduzione degli importi medi richiesti riflette sia la propensione delle famiglie verso soluzioni in cui il peso della rata incida il meno possibile sul reddito disponibile sia il calo dei prezzi immobiliari.

A conferma della cautela adottata dalle famiglie italiane in questa delicata fase del ciclo economico nel tentativo di ridurre al minimo l’incidenza del peso delle rate sul reddito disponibile, il Barometro Crif ha rilevato anche la preponderanza di richieste di mutui concentrate nelle classi di durata superiori ai 15 anni, che complessivamente assorbono il 69,4 per cento del totale. Osservando la domanda di mutui in relazione all’età del richiedente, ancora una volta si osserva una maggior concentrazione nella classe di eta’ compresa tra i 35 e i 44 anni (con il 36,3 per cento del totale), sostanzialmente in linea con lo stesso periodo del 2014. Come prevedibile, infine, quasi due terzi delle richieste sono state presentate da under 44.  selettiva”.