Giovedì prossimo, 12 aprile, riparte il giro delle consultazioni al Quirinale, che proseguirà anche il giorno successivo. Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, incontrerà prima i partiti e poi le più alte cariche istituzionali. I primi a salire sul colle più alto saranno gli esponenti uniti del centrodestra, mentre la giornata di giovedì sarà chiusa dal M5S.
Le possibilità che si riesca a formare il Governo restano, tuttavia, minime. Stando alle ultime dichiarazioni dei vari leader, il complesso intreccio di veti non è stato ancora sbrogliato. Matteo Salvini, segretario della Lega, è chiaro in proposito: “A Di Maio chiederò un incontro prima del secondo giro di consultazioni sulla disponibilità a venirsi incontro. Al di là dei veti, chiederemo: 'facciamo qualcosa o no?' Se la risposta è no si torna al voto“. E aggiunge: “Ci sono 51 per cento di possibilità di fare un Governo tra il centrodestra e il Movimento 5 Stelle”.
Pronta la risposta di Di Maio, su Twitter: “C'è lo 0% di possibilità che il Movimento 5 Stelle vada al governo con Berlusconi – scrive – e con l'ammucchiata di centrodestra”. Subito la controreplica di Salvini: “Di Maio, in questo momento, mi interessa meno di zero”.
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