Claudio De Vincenti è stato nominato sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Nella riunione delle 10 del Consiglio dei ministri, in cui Matteo Renzi ha presieduto e il ministro Maria Elena Boschi ha fatto da segretario, il premier, “dopo aver ringraziato per il lavoro svolto l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri Graziano Delrio – si legge in una nota ufficiale – , ha formulato la proposta di nomina a sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri di Claudio De Vincenti, con le funzioni di segretario del Consiglio medesimo. Il Consiglio dei ministri ha condiviso la scelta del presidente Renzi e il sottosegretario De Vincenti ha prestato giuramento ed assunto le proprie funzioni”.
De Vincenti è professore di economia politica alla Sapienza di Roma e collabora con il sito di economia Lavoce.info. In passato, tra il 1998 e il 2001, è stato consulente economico per i governi di Massimo D’Alema e Giuliano Amato. Nel suo curriculum spicca la sua presenza nel comitato esecutivo della fondazione Nens, che fa capo all’ex segretario del Pd Pier Luigi Bersani e all’ex ministro Vincenzo Visco. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali e italiane e di diversi volumi: la sua prima pubblicazione, che risale al 1978, aveva per oggetto l’influenza di Marx sul pensiero dell’economista Piero Sraffa.
E’ stato presidente del Comitato Scientifico dell’Osservatorio Prezzi del Ministero delle Attività produttive, coordinatore del Consiglio Tecnico Scientifico dell’Osservatorio sulla Famiglia presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, membro del Consiglio di Amministrazione dell’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) A capo della dirigenza di Palazzo Chigi Renzi ha invece voluto Paolo Aquilanti, un “grand commis” dello Stato che ha lavorato a lungo come funzionario del Senato. Aquilanti è stato voluto da Maria Elena Boschi come suo braccio destro al ministero delle Riforme, dove si è occupato del dossier della legge elettorale aiutando il giovane ministro a evitare le insidie delle aule parlamentari.