“Nessuna pressione, nessun conflitto di interessi. Solo una normale e doverosa attività istituzionale. Sono stupito che se ne parli”. Il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio mette uno stop alle illazioni di giorni scorsi.
Delrio sarebbe secondo alcuni “l’altro esponente di governo” che si attivò per Banca Etruria; la “prima” persona sarebbe stata Maria Elena Boschi che, secondo quanto riportato nel libro di Ferruccio de Bortoli, avrebbe chiesto l’intervento di Unicredit per salvare la banca nella quale suo padre Pier Luigi era vicepresidente.
“Avevo saputo che la Banca popolare per l’Emilia Romagna stava studiando il dossier di Banca Etruria”, spiega Delrio che – in quel periodo, siamo all’inizio del 2015 – era ancora a Palazzo Chigi come sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Delrio chiamò l’allora presidente della Banca popolare dell’Emilia Romagna, Ettore Caselli: “Lui mi disse che il dossier Etruria era stata valutato ma che l’intervento era stato scartato. È finita lì”. Secondo l’attuale Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, “un interessamento della presidenza del consiglio era naturale”.
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