Baby-mamme “diplomate” all'ospedale San Carlo di Milano. Il presidio dell'Asst Santi Paolo e Carlo, attivo da anni sul tema minori e gravidanza, ha consegnato oggi alle ragazze madri seguite dal Saga (Servizio di accompagnamento alla genitorialità in adolescenza) – come pure ai neo papà – gli attestati di frequenza ai percorsi formativi organizzati dagli operatori del servizio per contrastare la “fuga” dei giovani genitori dal loro percorso di istruzione. L'obiettivo è “far vivere il periodo di “sospensione” dalla scuola non come una sconfitta ma come una risorsa, una vera esperienza formativa – spiega Alessandro Albizzati, direttore delle Strutture territoriali di neuropsichiatria infantile e dell'adolescenza – e contrastare così la dispersione scolastica che si verifica quando una ragazza inizia a portare avanti una gravidanza e dopo il parto, evitando di innescare una spirale di isolamento ed esclusione sociale”, riferisce l’Adnkronos.
Aumentano le baby mamme in Italia: sono più di 20mila. Sono in crescita costante negli ultimi anni le cosiddette baby mamme, le ragazzine che partoriscono tra i 15 e i 20 anni, e in particolare il fenomeno aumenta tra le più giovani (15-16enni). Solo al centro Saga (Servizio di Accompagnamento alla genitorialità in adolescenza) dell’Ospedale San Paolo di Milano, ne vengono aiutate 100 all’anno. “L'obiettivo è prima di tutto quello di aumentare la loro capacità accuditiva” spiegano i responsabili del Saga. “Siamo un paese di mamme attempate o troppo giovani, la via di mezzo sembra essere oscurata”. Secondo il Rapporto Istat su natalità e fecondità della popolazione residente del novembre scorso, considerando solo le mamme italiane, circa l’8% dei nati nel 2014 ha infatti una madre di almeno 40 anni, mentre la proporzione dei nati da madri di età inferiore a 25 anni è pari all’8,5%. Tra queste ultime, un dato significativo è quello relativo alle nascite da madri minorenni che nel 2014 sono state 1.981.
“Aspettando un bambino”, “Cresciamo insieme 0-12” e “Cresciamo insieme 12-24” sono i corsi promossi dal Saga per insegnare ai ragazzi che si trovano alle prese con un “pancione” arrivato troppo presto a “conoscersi e riconoscersi durante il periodo della gravidanza, interpretare le esigenze del neonato, capire il ruolo genitoriale, imparare a riconoscere e rispondere ai bisogni del bambino“, ad animare “momenti di gioco e comunicazione, consolidare il rapporto genitore-figlio e sostenere lo sviluppo verbale, cognitivo e psicomotorio del bimbo”. L'occasione per il conferimento dei diplomi è stata l'inaugurazione di nuovi spazi per il Saga e per il Centro per il disturbo specifico dell'apprendimento (Dsa) del bambino. A consegnare i diplomi l'assessore alle Politiche sociali, abitative e disabilità della Regione Lombardia, Stefano Bolognini, e il direttore del Dipartimento regionale Politiche sociali, Giovanni Daverio, con il direttore socio sanitario di Ats Città Metropolitana, i presidenti dei Municipi 5, 6 e 7 del Comune di Milano, il direttore generale dell'Asst Santi Paolo e Carlo Matteo Stocco, e il direttore socio sanitario Giorgio Cattaneo. Bolognini ha apprezzato “un lavoro attento e costante sui giovani genitori che spesso si sentono inadeguati a tutto tondo e che incrementano la bassa autostima già precedentemente propria. La cronaca degli ultimi tempi – osserva – ci impone riflessioni sulla centralità dei bambini e dei giovani nel panorama quotidiano”. Servono “tutela, controllo, urgente necessità di inserire tra le fasce protette anche queste categorie, concentrare le attenzioni degli adulti coinvolgendo l'impegno congiunto di famiglie, scuola, agenzie educative e istituzioni pubbliche”. Proprio su queste basi l'Asst milanese ha scelto di avvicinare servizi affini come Saga e Centro Dsa in “un unico luogo che possa accogliere e prendere in carico realtà apparentemente scollegate – precisa l'azienda socio sanitaria territoriale – ma che convogliano in un unico obiettivo: la salute come bene del giovane, bambino o adolescente”. Il Saga si rivolge alle mamme tra gli 11 e i 21 anni e ai loro partner, per accompagnare i ragazzi durante la gravidanza e nelle prime fasi della crescita del bambino fino al secondo anno di vita. L'ambulatorio multidisciplinare accoglie i futuri giovani genitori con incontri dedicati e individuali attraverso un lavoro di rilassamento corporeo e colloqui, e successivamente sostiene i ragazzi nella crescita del bambino monitorando lo sviluppo psicomotorio del piccolo e le interazioni di gioco genitori-figlio, ricostruisce l’Adnkronos.
Nel triennio 2016-2018 il servizio ha seguito 105 nuove famiglie di giovani, che si sommano alle oltre 60 già in carico dal 2014, anno di nascita del Saga: “Un incremento del 15% rispetto all'anno di inizio progetto”, segnala l'Asst Santi Paolo e Carlo. Il 51% delle ragazze si sono rivolte al servizio fin da inizio gravidanza (+31% rispetto al 2014). Le giovani mamme provengono nel 60% dei casi dalle zone 5, 6 e 7 della metropoli milanese, mentre il 30% è residente nei comuni a sud del capoluogo lombardo.
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