Il presidente del Coni Giovanni Malagò annuncia, dopo la riunione informale del consiglio nazionale, che il mondo del calcio subirà un taglio dei contributi per circa 20 milioni di euro. Un boccone amaro per la Federcalcio che vedrà entrare nelle sue casse circa 42,5 milioni. Presente alla riunione anche il vicepresidente vicario della Figc, Maurizio Beretta, il quale ha preferito non commentare questa scelta del Coni.
Malagò ha risposto in questo modo alle polemiche:” Il mondo del calcio ha sottovalutato il problema, il Totocalcio è morto da tempo. Il pallone ha dato economicamente tanto al Paese, ma non credo sia giusto subordinare al calcio i contributi per l’intero sistema sportivo italiano”. Anche Alfio Giomi, numero uno dell’atletica, con un gioco di parole, ci tiene a precisare che: “Non c’è stato nessun golpe, le regole valgono per tutti, sono sorpreso della sorpresa del calcio”. “Non è vero che il pallone è stato da solo il traino dell’intero sistema”, assicura Giorgio Scarso, presidente della Federscherma. Dunque sembra che il calcio non sia più al centro dell’attenzione e la Federcalcio promette battaglia.
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