Migranti, povertà, sicurezza europea. Questi i temi che il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha anticipato stamattina alla Camera dei Deputati e di cui si parlerà al Consiglio europeo che si terrà il 28 e il 29 giugno. Il premier ha sottolineato che il Consiglio ha “l’urgenza di rispondere alle aspettative dei cittadini con proposte concrete. Senza tentennamenti, senza ambiguità, senza paure”. E precisando che l'Italia parlerà con una voce sola, ha detto che “l’Italia può contribuire a rendere questo appuntamento uno spartiacque, un punto di svolta e di cambiamento per l’Europa, in modo da disegnare l’Europa che vogliamo e che vogliamo realizzare nel futuro”.
Una voce univoca, quella italiana, da far sentire anzitutto sul tema dell'immigrazione. “Nei miei contatti di questi giorni con i leader europei sto ripetendo un concetto semplice: per avere una Europa più forte, abbiamo bisogno di una Europa più giusta e più equa. Sulla migrazione sono in gioco i presupposti e i valori dell’Europa. L’Italia continuerà a fare la sua parte perché l'Europa sia all'altezza del suo compito. Da anni l’Italia salva l’onore dell’Europa nel Mediterraneo”. E proprio da questo Conte prende spunto per ringraziare la Marina e la Guardia costiera italiana per il lavoro svolto nel Mediterraneo: “A tutte le persone che non godono dell’onore della cronaca va il nostro ringraziamento, mio e di tutti gli italiani”.
Conte ha poi introdotto il tema della povertà. “Sono appena stati diffusi i dati Istat sulla povertà in Italia: non si può ingorare che la soglia di povertà assoluta ha avuto un incremeneto soprattutto al Sud, dall’8,5% al 10,3 del 2017. Cinque milioni di persone non possono più attendere”. “Il problema della povertà – ha spiegato – si intreccia con il divario territoriale, per questo noi pretenderemo che l’Ue che offra risposte con i fondi strutturali su questi temi, come il reddito di cittadinanza per giovani ma non solo. Nel prossimo bilancio Ue il negoziato riservi attenzione per i fondi di sostegno dell’inclusione sociale, penso al fondo sociale europeo che potrebbe servire per finanziare la riforma dei centri per l’impiego”. D'altronde, ha aggiunto, “il bilancio è uno strumento chiave per raggiungere questo tragurdo, insieme allo scopo di un bilancio moderno dell’Ue occorre concentrarsi sui modi per sostenere la crescita e affrontare le sfide comuni in modo efficace e mi riferisco anche al problema della migrazione”.
Il primo ministro italiano ha assicurato, inoltre, che al Consiglio europeo parlerà anche della questione delle sanzioni alla Russia. Nell'assise – ha detto – “riaffermeremo il principio che non debba esserci nulla di automatico nel rinnovo delle sanzioni alla Russia”. Del resto “ci vuole cautela” perché le “sanzioni sono un mezzo e non un fine”. “Continueremo quindi – ha concluso – a prestare grande attenzione e sostegno alla società civile russa e alle nostre imprese piccole e medie”.
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