La frattura tra Unione europea e Italia si allarga. Uscendo dalla riunione convocata d'urgenza dalla Commissione Europea, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è scuro in volto, spiegando in un post di Facebook che “non è stato dato alcun seguito” alle conclusioni dell'ultimo Consiglio Europeo di fine giugno. “Anzi. Da parte di alcuni Stati è stato proposto un passo indietro, suggerendo una sorta di regolamento di Dublino mascherato, che avrebbe individuato l'Italia come Paese di approdo sicuro, con disponibilità degli altri Stati a partecipare alla redistribuzione dei soli aventi diritto all'asilo“, che sono una “percentuale minima”. Così il premier Giuseppe Conte.
“L'Italia – si legge sul post del primo ministro – è costretta a prendere atto che l'Europa oggi ha perso una buona occasione: in materia di immigrazione non è riuscita a battere un colpo in direzione dei principi di solidarietà e di responsabilità che pure vengono costantemente declamati quali valori fondamentali dell'ordinamento europeo”. “Eppure – insiste Conte – è noto a tutti che l'Italia sta gestendo da giorni, con la nave Diciotti, una emergenza dai risvolti molto complessi e delicati. Ancora una volta misuriamo la discrasia, che trascolora in ipocrisia, tra parole e fatti. Bene. Se questi sono i 'fatti' vorrà dire che l'Italia ne trarrà le conseguenze e, d'ora in poi, si farà carico di eliminare questa discrasia perseguendo un quadro coerente e determinato d'azione per tutte le questioni che sarà chiamata ad affrontare in Europa”.
Ieri il vicepremier Luigi Di Maio era stato piuttosto eloquente: “Se domani, dalla riunione della Commissione europea, non esce nulla sulla Diciotti e la redistribuzione dei migranti, allora io e il Movimento 5 stelle non saremo più disposti a dare all'Unione europea 20 miliardi ogni anno” previsti dalla legge di bilancio. E ancora: “In questi mesi abbiamo avuto modo di vedere come funziona la linea morbida nei confronti dell'Unione europea e come funziona la linea dura nei confronti dell'Unione europea. Io, sulla linea dura“.
Il commissario Ue al Bilancio, Gunther Oettinger, risponde a Di Maio e forse anche a Conte e avverte l'Italia: “Se si rifiutasse di pagare i suoi contributi violerebbe i trattati”. “Ciò comporterebbe interessi per i ritardi nei pagamenti e possibili ulteriori pesanti sanzioni“, sottolinea.
Il progetto Ipazia - Ccm 2021 ha formato oltre 2000 operatori sanitari per prevenire la…
Un'esperta d'arte - utilizzando l'intelligenza artificiale (AI) - ha scoperto che 40 quadri offerti come…
Un portavoce della Commissione Europea, esprimendosi in riguardo alle recenti elezioni in Russia, ha sottolineato…
Nella giornata di oggi, il presidente cinese Xi Jinping, si è recato in visita in…
A Bolzano, l'intero stabilimento dell'Alpitronic, leader mondiale delle colonne di ricarica per auto elettriche, è…
Gli Stati Uniti hanno temporaneamente sospeso la consegna di un carico di bombe a Israele…
Questo sito utilizza i cookies per migliorare l'esperienza dell'utente
Altre informazioni