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Confcommercio: Pil fermo a giugno

Agiugno la crescita congiunturale del Pil italiano resterà ferma, dopo che a maggio si è registrato un peggioramento del clima di fiducia delle famiglie e una debole dinamica dei consumi. E' quanto emerge dalla “Congiuntura di Confcommercio” in cui si stima che giugno 2018 si registrerà “una variazione congiunturale nulla del Pil e una variazione tendenziale dello 0,9% (1,0% a maggio), confermando un ulteriore rallentamento rispetto al primo trimestre.

Nel secondo trimestre 2018 si prevede una crescita nulla del Pil in termini congiunturali, mentre il tasso di crescita tendenziale si attesterebbe all'1,0%”. Nel rapporto si evidenzia che “a maggio il sentiment delle famiglie ha avuto un netto peggioramento con una diminuzione del 2,7% su mese” con un profilo molto contenuto della domanda. L'indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) ha registrato un aumento dello 0,1% a maggio sia in termini congiunturali, sia nei confronti dello stesso mese del 2017.

Export

Nel primo trimestre 2018 si stima una flessione congiunturale delle esportazioni in tutte le ripartizioni territoriali, dopo due trimestri consecutivi di diffusa crescita: -4,6% per il Nord-est, -4,4% per il Mezzogiorno e Isole, -1,8% per il Centro e -0,3% per il Nord-ovest. Lo riporta Istat nel suo ultimo report.

Nel periodo gennaio-marzo 2018 la crescita tendenziale dell’export si conferma ampia per il Nord-ovest (+5,3%), Nord-est (+4,0%), Mezzogiorno (+3,9%) e Isole (+3,3%) e solo lievemente positiva per il Centro (+0,5%).

Nei primi tre mesi del 2018, tra le regioni più dinamiche all’export su base annua, si segnalano Calabria (+34,3%), Valle d’Aosta (+19,2%), Sicilia (+9,5%) e Campania (+8,3%) con un contributo complessivo alla crescita tendenziale dell’export nazionale pari a 0,5 punti percentuali; di rilievo la performance della Lombardia (+7,9%) che contribuisce da sola per 2,1 punti percentuali alla crescita complessiva.

Nel primo trimestre 2018 le vendite di mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi, e di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti, dalla Lombardia e di articoli farmaceutici da Lombardia e Toscana contribuiscono alla crescita tendenziale dell’export nazionale per 1,4 punti percentuali. Un impulso positivo alla crescita dell’export nazionale su base annua proviene dalle vendite di Lombardia verso Polonia (+45,9%), Francia (+8,6%), Germania (+5,9%), Svizzera (+14,7%) e Cina (+16,4%).

 

redazione

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