Chiuso il contratto Lega-M5s, incognita premiership

Ancora qualche punto in fase di trattativa ma, a quanto pare, il contratto di governo fra Movimento 5 stelle e Lega Nord è stato stilato e la bozza è pronta per essere sottoposta all'attenzione dei due leader di partito per l'ok alla stesura definitiva. Quaranta pagine di documento, con 6 questioni ancora in bilico ma un paio di dati certi: non si parla di uscita dall'Euro né, tantomeno, di imminenti referendum per capire la volontà popolare in proposito. Si specifica, invece, che “le parti concordano sulla necessità di effettuare una verifica complessiva sull’azione di governo a metà della XVIII legislatura, allo scopo di accertare in quale misura gli obiettivi condivisi siano stati raggiunti e, se possibile, di condividerne degli altri”. Ora, la sfida si giocherà attorno al nome del candidato premier.

Flat tax, incognita aliquote

“Siamo orgogliosi e soddisfatti perché in 6 giorni abbiamo fatto un lavoro enorme su un contratto di governo molto ambizioso”. Queste le parole di Alfonso Bonafede al termine del vertice pomeridiano fra M5s e Lega. “I punti di convergenza – ha detto – sono stati tanti e il risultato è enormemente positivo”. Molti punti, inizialmente non previsti, sono stati inseriti nel corso dell'ultima riunione, tra questi l'argomento vaccini il quale, a ogni modo, non rientrerebbe fra i 6 ancora bisognosi dell'esame dei leader. Da verificare la questione del reddito di cittadinanza, mentre sulla flat tax Di Maio e Salvini dovranno decidere se confermare le due aliquote fisse al 15% e al 20%. Previsto anche il taglio delle “pensioni d'oro” (derivanti da retributivo) e la revisione della Legge Fornero, mantra salviniano. Prevista anche l'istituzione di un Ministero per le disabilità: “Si prevede un generale rafforzamento dei fondi sulla disabilità e la non autosufficienza al fine di consentire alle persone con disabilità di vivere in maniera indipendente e di partecipare pienamente a tutti gli ambiti della vita, assicurando l’accesso all’ambiente fisico, ai trasporti, all’informazione e alla comunicazione, compresi i sistemi e le tecnologie di informazione e comunicazione, e ad altre attrezzature e servizi aperti o offerti al pubblico”.

Migranti

Piuttosto corposa la parte dedicata all'immigrazione: su questo argomento sono diversi i punti ancora da esaminare, specie quelli riguardanti le domande di protezione internazionale e la tracciabilità dei fondi per le moschee. In relazione a questo aspetto, nonostante si sia chiamato fuori (come del resto Di Maio) da un'eventuale squadra di governo, Salvini ha ribadito che con l'arrivo di nuovi sbarchi “un ministro della Lega che si occupi di sicurezza e di difesa dei confini sarebbe garante che in Italia entra esclusivamente chi ha il permesso”, in parte confermando l'obiettivo del Viminale.