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Caso Siri: ecco cosa ha detto Conte

Il caso Siri continua a tenere banco. Ma la soluzione appare ancora distante, a undici giorni dalla notizia che il sottosegretario all'Economia leghista è indagato per corruzione. Oggi si attendeva la decisione del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che è intervenuto così: “Quotidianamente mi chiedete su Siri: io ho annunciato con trasparenza i principi del mio percorso. Vi chiedo di pazientare il termine del percorso. Si assumerà una decisione e verrà comunicata a tutti. Sono disponibile a conferenza stampa quando la decisione verrà adottata. Siamo nel pieno di un percorso. La mia giacca non si lascia tirare più di tanto”. Il primo ministro ne ha parlato nel corso della conferenza stampa congiunta con il premier tunisino Youssef Chahed. Ieri sera avrebbe avuto luogo un faccia a faccia tra il primo ministro Conte e il sottosegretario Siri: i contenuti del dialogo non sono però stati resi noti.

Le dichiarazioni

Scalpitano le opposizioni. Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia, afferma: “E stasera il consiglio dei ministri dovrebbe risolvere il caso Siri su cui Lega e Cinque Stelle hanno posizioni opposte. La maggioranza, insomma, è in un vicolo cieco, e Di Maio che anche stamani ha ripetuto che il governo andrà avanti per altri quattro anni è un temerario che ha perso la nozione del tempo, perché in questo caos sono troppi anche quattro mesi, anche quattro giorni, anche quattro ore”. Nel governo non si riducono ancora le distanze sulla vicenda: la Lega fa quadrato intorno al sottosegretario del Carroccio, con Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli, che lancia una frecciata sul Campidoglio: “Non vorrei si passasse a due pesi e due misure, dove un'indagine sul sindaco di Roma durata due anni comporta la permanenza del sindaco di Roma e un'indagine di qualche giorno sul sottosegretario Armando Siri comporta le dimissioni di Siri”. Ma intanto il M5s continua a chiederne le dimissioni. “Io ritengo che, a prescindere dalla questione penale e giuridica che è tutta da leggere, vedere e dimostrare e che non spetta alla politica ma al potere giudiziario, io credo che un dato sia certo: il sottosegretario Siri ha fatto presentare quegli emendamenti. Che siano stati approvati o no conta poco. Io credo che debba mettersi da parte per un periodo, chiarire la sua posizione. Siamo fiduciosi che possa chiarire”. Così Stefano Patuanelli, capogruppo M5s al Senato.

Giacomo De Sena

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