Approvata la manovra di bilancio. Ma per la famiglia solo briciole

Non ci sarà il temuto aumento dell'Iva né l'aumento di altre tasse, mentre sono previsti stanziamenti per il rinnovo dei contratti della Pubblica amministrazione, la decontribuzione per i giovani sotto i 35 anni, l'assunzione di 1500 ricercatori. Sono alcune delle principali misure contenute nella Legge di Bilancio approvata oggi dal Consiglio dei ministri che invece non ha previsto alcun intervento sul “superticket” sanitario. Al termine della riunione il premier Gentiloni e il ministro dell'Economia Padoan hanno illustrato la manovra nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi. “Mesi fa si parlava in rapporto a questa sessione di bilancio di lacrime e sangue, di una situazione che non si sapeva come sarebbe stato possibile affrontare. Invece credo che abbiamo una manovra snella, utile per la nostra economia – ha detto il presidente del consiglio – Sarà un bilancio utile per sostenere il percorso della crescita e proseguire nel percorso di stabilizzazione finanziaria del nostro Paese. Credo sia evidente che le riforme avviate dal governo Renzi e che noi abbiamo proseguito e soprattutto l'impegno di lavoratori, imprese, famiglie, hanno contribuito, con il contesto internazionale favorevole, a una situazione molto più positiva”.

No all'aumento di tasse

Il primo obiettivo, secondo Gentiloni, era non aumentare le tasse. Il secondo, favorire la crescita del lavoro: “Questa legge di bilancio – ha affermato – contribuisce in modo significativo in particolare con misure rivolte ai giovani, che insieme al mezzogiorno hanno sofferto in modo più evidente”. Un altro impegno riguarda “il rinnovo dei contratti del pubblico impiego. Un risultato importante che è una risposta alle richieste delle organizzazioni sindacali da molti anni”. Gentiloni ha anche aggiunto che in Consiglio dei ministri non si è parlato del mandato in scadenza del governatore di Bankitalia Visco mentre è stato approvato il decreto sulla “golden power” per Tim.

Misure (poche) per le famiglie

Nella manovra ci saranno “diverse misure che riguardano forme di incentivazione all'anticipo pensionistico“. Gentiloni ha fatto riferimento a “condizioni particolari delle lavoratrici nell'ambito dell'ape sociale” e dei lavoratori con contratto a termine. Anche il ministro dell'Economia Padoan ha spiegato che sono previsti dei rafforzamenti “per le fasce più deboli”. Il premier ha ribadito che con la Legge di bilancio “sono state rafforzate le misure per la lotta alla povertà” mentre Padoan ha parlato di “un ampio capitolo di politiche sociali, con un rafforzamento del reddito di inclusione” e “una serie di misure a favore delle famiglie“. Che tuttavia appaiono sostanzialmente briciole, senza un piano organico di interventi che possa rilanciare e sostenere il ruolo fondamentale della famiglia nella società

Padoan: “Crescita robusta”

Secondo il ministro dell'Economia, la manovra “ha risorse limitare ma ben indirizzate” e rappresenta “il punto di svolta per l'economia italiana”. Padoan ha anche aggiunto che ci saranno privatizzazioni che saranno annunciate a tempo debito. “La manovra – ha spiegato – prosegue nel solco della linea seguita negli anni precedenti. Che permette di ottenere allo stesso tempo un rafforzamento della crescita grazie anche al progressivo venire in aiuto della misure di riduzione delle imposte degli anni passati e dell'implementazione delle riforme strutturali. Quindi più crescita e più robusta, come dimostra l'aumento dell'occupazione e allo stesso tempo consolidamento della finanza pubblica. L'indebitamento scende – ha continuato – il debito è sceso nel 2015 rispetto al Pil e prevediamo che quest'anno continui a scendere e la discesa accelererà negli anni a venire. Questo è un importantissimo punto di svolta”. “Vorrei sottolineare – ha detto ancora Padoan – che non è solo una crescita sostenibile e robusta ma anche inclusiva, perché si basa su misure che vanno incontro alle fasce più deboli della società, una crescita che mobilita risorse per le aree meno avanzate del Paese. Ci sono risorse importanti per il Sud”. “C'e' anche la convinzione – ha spiegato – che l'Italia è uscita da una fase di crisi finanziaria e di recessione molto importante, la più seria dal dopoguerra e ora sta entrando in una fase nuova in cui bisogna trovare nuove fonti di produttività: da qui lo sforzo per il sostegno degli investimenti pubblici, che vengono accresciuti anche grazie all'ulteriore finanziamento del fondo investimenti infrastrutturali”.

Le preoccupazioni dei sindacati

Dai sindacati le prime reazioni improntate a cautela. Prima del Consiglio dei ministri c'è stato un incontro al Ministero del Lavoro con Poletti, interrotto per la riunione a Palazzo Chigi. I leader di Cgil, Cisl e Uil si sono detti preoccupati per la mancanza di risposte sul tema del mantenimento degli automatismi per l'adeguamento dell'età pensionabile. “Sarebbe la volta buona, ben venga” un confronto con Gentiloni, ha detto la leader della Cisl, Annamaria Furlan, che ha sottolineato come “in questi mesi abbiamo fatto un confronto serio. Alcune questioni hanno avuto risposte congrue, altre ancora non le hanno avute. Noi partiamo da un accordo fatto con il Governo e le nostre proposte siano dentro quell'accordo. Molti aspetti non hanno nemmeno incidenza sulla spesa del 2018, quindi c'è tutto il tempo e il modo per portare a casa quei risultati che insieme al Governo abbiamo individuato sul fronte della previdenza”. Altra fonte di preoccupazione sono i “non pochi problemi di applicazione dell'Ape Social”, ha sottolineato il leader della Cgil, Susanna Camusso, aggiungendo che “non è possibile che permanga una distanza tra le risposte avute e gli impegni assunti nella fase 2“. Per il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, occorrono “risposte più significative per la fase 2”.

La Cisl: “Serve coerenza”

“Ci aspettiamo risposte coerenti” ha poi detto Annamaria Furlan, appena arrivata alla Reggia di Caserta per la due giorni del Congresso della Cisl Campania che domani vedrà l'elezione dei nuovi membri. “Abbiamo chiesto investimenti in infrastrutture, ma anche nella ricerca, nella formazione, nella cultura – dice – e poi abbiamo chiesto coerenza con gli accordi che il Governo ha fatto con noi per quanto riguarda i temi del lavoro, soprattutto quello giovanile, e per quanto riguarda la previdenza rivedendo la questione dell'aspettativa di vita. Ci aspettiamo risposte coerenti”.