Continuano a cadere pezzi alla Casa Bianca. Non in senso strutturale, ovviamente, ma dal punto di vista amministrativo (e di staff), l’impalcatura attorno allo Studio ovale sembra sempre più in procinto di indebolirsi. Stavolta non c’entra nulla il Russiagate ma, pur cambiando scenografia, il risultato è sempre lo stesso: un fedelissimo di Donald Trump è pronto a lasciare. Lo ha rivelato la Cnn ma, in poco tempo, la notizia è rimbalzata sui principali tabloid a stelle e strisce, impiegando ben poco ad attraversare l’Oceano Atlantico e a far scattare la ricerca al possibile nome celato dietro questa nuova rivelazione. Niente di più facile: a rivelarlo ci ha pensato la stessa Cnn che, a tal proposito, ha identificato nientemeno che in Keith Schiller il profilo ormai prossimo all’addio.
Non si tratta di un nome qualsiasi: Schiller ricopre, al momento, la carica di Direttore responsabile dello Studio ovale, nonché di assistente personale del presidente degli Stati Uniti d’America. Secondo la versione ufficiale relativa al suo imminente addio, alla base del congedo ci sarebbero motivi finanziari: il salario al momento percepito da Schiller, sarebbe infatti inferiore alla remunerazione proveniente dal ruolo occupato in precedenza. Da qui l’intenzione di rinunciarvi per tornare alla sua precedente occupazione, incrementando il guadagno. Questo, almeno, quanto trapelato finora. Altre voci, infatti, vorrebbero il fedelissimo del Tycoon (figura pressoché stabile nella sua carriera professionale), al centro della stretta voluta dal nuovo capo gabinetto, l’ex generale John Kelly, attorno all’inquilino della Casa Bianca.
Qualora l’intenzione di Schiller fosse davvero di abbandonare lo Studio ovale, per Trump si tratterebbe di una perdita non di poco conto, considerando che la loro collaborazione va avanti dal 1999, quando lavorava ancora per la Nypd. Nel 2005, il futuro presidente lo ha nominato suo capo sicurezza. Proprio in virtù di tale rapporto, Schiller avrebbe lamentato le difficoltà di interazione con Trump, anche e soprattutto per le strettissime misure di disciplina attorno all’inquilino della Casa Bianca volute da Kelly. Le quali, secondo quanto rivelato dal ‘Washington Post’, avrebbero messo non poco sotto pressione il presidente che, secondo il quotidiano, effettuerebbe alcune telefonate addirittura di nascosto.
“I religiosi non siano vigili del fuoco, ma uomini e donne con ardore per incendiare”.…
La Conferenza episcopale peruviana si è espressa contro la prima causa di eutanasia del Paese…
Sei minatori sono stati estratti miracolosamente vivi dopo 18 ore sotto una frana avvenuta mentre…
Nuova mattanza di poliziotti in Messico, Nazione dove i cartelli narcos hanno messo in campo…
Prosegue la guerra in Medio Oriente. Sono almeno 13 i morti a Rafah, nel sud…
Il presidente ucraino Zelensky ha dichiarato che si stanno discutendo con gli Usa dettagli concreti…
Questo sito utilizza i cookies per migliorare l'esperienza dell'utente
Altre informazioni