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Trump e O'Rourke, sfida a El Paso

Make America Great Again sbarca nel 2019 e lo fa, forse non è un caso, a El Paso, a una manciata di chilometri dal confine che separa gli Stati Uniti dal Messico. E ci arriva anche Trump che, nella città texana, va per ribadire che il suo progetto paventato nel 2016 resta lo stesso anche nel 2019 e, in caso, anche nel 2020: il muro al confine si farà, la famigerata barriera sul Rio Grande che tanto ha fatto discutere, bloccando anche il governo per oltre un mese, resta nell'agenda del Tycoon anche in vista delle prossime presidenziali. Nel frattempo, però, i democratici si stanno riorganizzando e Trump sfida in Texas uno dei dem più quotati proprio sul suo terreno: c'è l'attuale presidente nell'El Paso County Coliseum ma, poco più in là, c'è anche Beto O'Rourke, già atteso a un comizio del quale è il principale relatore. Un primo affascinante confronto tra Donald Trump e uno dei suoi possibili sfidanti per la Casa Bianca.

Sfida sul confine

E' il primo comizio che Donald Trump effettua dopo lo shutdown che aveva spaccato e paralizzato il settore amministrativo del Paese. Un indizio interessante il fatto che il presidente abbia voluto iniziare proprio da El Paso il suo percorso verso il 2020, considerando la tipologia di città (fortemente soggetta a immigrazione soprattutto dalla vicinissima Ciudad Juarez, in quanto una delle più grandi vicino al confine) e da qualche anno alle prese, secondo quando affermato dallo stesso Trump durante lo State of Union con il rialzo del tasso di criminalità. Una versione smorzata proprio da Beto O'Rourke, nativo della città e prodigo di critiche verso la visione con la quale il presidente ha descritto la città, dimenticando il progressivo calo dei crimini violenti a partire dal 1993 fino almeno al 2006, alzandosi nuovamente dopo la decisione di costruire la barriera nel 2008-2009: “Affronteremo menzogne e odio con la verità e una visione per il futuro”.

Le critiche

Non parla ancora da candidato Beto O'Rourke e infatti non lo è. Nonostante la tendenza ad accreditarlo come dem favorito alla sfida con Trump, “the new Obama” non ha ancora fatto il passo della candidatura, salvo spiegare che, probabilmente, la sua decisione la prenderà entro la fine di febbraio. A ogni modo, le affermazioni di Trump su El Paso non sono dispiaciute solo a lui ma anche ad altri funzionari locali, non ultimo il sindaco Dee Margo (repubblicano) o la democratica Veronica Escobar, che ha chiesto al presidente di scusarsi pubblicamente e incontrare alcune delle famiglie di migranti che giungono a El Paso.

redazione

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