“Il giorno del disarmo è domani”. Così l’organizzazione separatista basca Eta (“Euskadi Ta Askatasuna, letteralmente “paese basco e libertà”), ha confermato nella sera fra giovedì e venerdì l’abbandono completo di armi e munizioni per domani, sabato 8 aprile. L’annuncio è stato dato tramite una missiva pubblicata dall’emittente pubblica britannica Bbc.
Una giornata storica che arriva dopo 40 anni di violenze e atti terroristici, costati la vita a più di 800 persone. L’Eta venne infatti creata nel 1959 come associazione studentesca clandestina per sostenere l’indipendentismo basco e abbracciò la lotta armata sin dalla prima metà degli anni sessanta. Nel 2011 il primo segnale di distensione, quando venne annunciato lo stop definitivo di tutte le attività armate, ma non di quelle politiche.
Domani, il disarmo. Tramite degli “artigiani della pace” provenienti dalla società civile, l’Eta consegnerà alla giustizia nel capoluogo dei Pirenei Atlantici la lista dei nascondigli. L’Eta – considerata un’organizzazione terroristica dalla Ue e dagli Stati Uniti d’America – ha anche lanciato un appello ai suoi militanti, chiamandoli a manifestare a Bayonne, nel sud ovest della Francia, per evitare che “i nemici della pace” contrastino la dimostrazione.
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