Sono ancora poco chiari i contorni di quanto accaduto in Somalia, dove i peacekeeper dell’Unioe Africana (Ua), hanno aperto il fuoco contro una vettura sulla quale viaggiavano quattro civili, uccidendoli. A bordo del mezzo, che secondo le prime informazioni era diretto all’ospedale di Mogadiscio, viaggiavano anche un’anziana di circa 80 anni e la nipotina di 9. Tutti gli occupanti del veicolo sono stati crivellati dai colpi esplosi dai peacekeeper.
La missione dell’Unione africana si è giustificata affermando che i soldati, spaventati, hanno aperto il fuoco sulla vettura con a bordo i quattro civili, dopo che la loro auto non si era fermata ad un posto di blocco nei pressi del villaggio di Bulla Marer, a 60 chilometri a sud ovest della capitale somala. Inoltre, i vertici dell’operazione hanno sostenuto che i peacekeeper non hanno agito deliberatamente. Abdiwahid Ibrahim Maalim, figlio dell’anziana rimasta uccisa, ha riferito che la donna si trovava nella auto insieme a due amici, uno dei quali era il loro autista. Abitanti dell’area, il Lower Shabelle, hanno protestato per quanto accaduto.
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