Nessuna sorpresa alle elezioni in Siria, dove il partito di Assad Baath è riuscito ad ottenere la maggioranza, con tutti i deputati che hanno conquistato un seggio in Parlamento. La vittoria, infatti, era largamente attesa in un voto che le opposizioni hanno definito una farsa. Il partito del presidente e gli alleati riuniti nella coalizione per “l’unità nazionale” hanno ottenuto 200 seggi parlamentari sui 250 in palio: tutti i 200 candidati della coalizione hanno ottenuto un seggio, secondo la lista pubblicata dalla Commissione, riferisce l’agenzia di stato Saana.
“Sugli 8.834.994 aventi diritti, sono stati espressi oltre cinque milioni di voti” ha comunicato il capo della commissione Hisham al-Shaar. Al voto si erano presentati inizialmente 11.341 candidati, ma poi sono rimasti solo 3.500. Da mezzo secolo il partito Baath della famiglia Assad guida il Paese con pugno di ferro. Il voto del 13 aprile è il secondo legislativo dall’inizio della guerra civile nel 2011 e non è stato riconosciuto dall’Onu.
Nel conflitto che ha devastato la Siria, oltre 270mila persone sono morte, mentre milioni sono stati costretti a fuggire dalle loro case. L’economia del Paese è crollata e ampie aree del territorio sono fuori dal controllo del governo. Il governo siriano e l’opposizione sono a Ginevra in questi giorni per tentare di trovare una soluzione negoziata che ponga fine al conflitto.
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