Riprendono i negoziati di pace in Irlanda del Nord, a 16 anni dagli accordi del 1998, che misero fine a tre decenni di violenze.Esponenti politici dell’Ulster, dell’Eire e della Gran Bretagna si sono riuniti a Belfast. Da Londra il premier britannico, David Cameron, ha dichiarato: “E’ essenziale che facciamo tutto il possibile per rimuovere tutti gli ostacoli, lavorando in modo costruttivo e con volontà di successo”.
I nuovi negoziati hanno lo scopo di consolidare quegli accordi e regolare alcune questioni simboliche, che bloccano il dialogo da 4 mesi, come i cortei dei protestanti nei quartieri cattolici e l’uso di bandiere delle due fazioni: dimostrazioni che generalmente sfociano in violenze. Cameron ha spiegato che, insieme il primo ministro irlandese Enda Kenny, prevedono che il dialogo appena ripreso porti dei risultati tangibili già a fine novembre. Un plauso arriva anche dagli Stati Uniti, esortano le parti a partecipare al dialogo “per contribuire ad assicurare al popolo dell’Irlanda del Nord un futuro prospero e in pace”.
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