Categories: Esteri

Raid sauditi a sostegno delle truppe di Saleh

Postazioni dei ribelli Houti a Sanaa sono state bombardate nella notte dagli aerei della Coalizione a guida saudita. L'operazione ha fornito sostegno alle truppe dell'ex presidente yemenita Ali Abdullah Saleh, che negli ultimi giorni ha rotto la sua alleanza con gli stessi Houthi. Lo riferiscono fonti locali citate dai siti dei giornali arabi. Suse van Meegen, una dirigente dell'organizzazione umanitaria Norwegian Refugee Council, presente a Sanaa, ha detto all'agenzia Ap che i nuovi combattimenti e i raid hanno “completamente paralizzato le operazioni umanitarie”.

Alleanza rotta

Saleh, deposto nel 2011, si era alleato tre anni fa con gli Houthi, sciiti come lui e vicini all'Iran, per combattere il governo internazionalmente riconosciuto del presidente Abd Rabbo Mansur Hadi, il suo ex vice, sostenuto dall'Arabia Saudita. Sabato, in un discorso televisivo, Saleh ha chiesto alla Coalizione a guida saudita di mettere fine ai bombardamenti contro le forze ribelli e al blocco dei porti e aeroporti yemeniti, promettendo in cambio di “voltare pagina“. Dagli Emirati arabi uniti, principale alleato dell'Arabia Saudita, il ministro degli Esteri, Anwar Gargash, ha intanto affermato che “la rivolta nazionale a Sanaa ha bisogno di sostegno” per “difendere la penisola arabica contro l'espansione iraniana e le bande degli Houthi”. “Qualunque sia l'esito della benedetta rivolta a Sanaa, è chiaro che gli yemeniti hanno rifiutato le milizie Houthi sostenute dall'Iran“, ha aggiunto Gargash, citato dal quotidiano emiratino Gulf News. Mercoledì scorso il partito di Saleh ha accusato gli stessi Houthi di aver fatto irruzione nel complesso di una moschea sparando contro i fedeli razzi anticarro e granate. Da quel giorno sono stati uccisi 16 militanti.

La guerra

Dal 2015 la guerra civile in Yemen provocato la morte di più di 10 mila persone, lo sfollamento di più di due milioni, lo scoppio di un'epidemia di colera che ha colpito un milione di yemeniti e l'origine di una grave carestia per circa 7 milioni di abitanti. Solo nei giorni scorsi il blocco aereo e navale saudita intorno al Paese in corso da tre settimane ha consentito l'arrivo a Sanaa di soccorsi umanitari e sanitari con un volo del Pam. 

Daniele Vice

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