Omosessuali lanciati dal tetto, lapidazioni e crocifissioni: la ferocia dell’Isis in Iraq

Sul web circolano le immagini di alcune brutali esecuzioni compiute dall’Isis in Iraq. Si tratterebbe di diversi casi nel Paese, il primo ha coinvolto due omosessuali a Ninive lanciati dal tetto di un palazzo. Un combattente dello Stato Islamico avrebbe commentato il fatto alla radio con la lettura dell’interpretazione radicale della sharia dove è spiegato che sono colpevoli di impegnarsi in attività omosessuali e per questo devono essere puniti con la morte.

A Mosul due uomini accusati di banditismo, sono stati crocifissi ed esposti in una piazza affollata. Ad ucciderli sono stati i colpi di pistola sparati da alcuni militari a  volto coperto che hanno lasciato i corpi senza vita in mostra al pubblico. L’ultima notizia riguarderebbe una donna lapidata a morte  da un orda di militanti dello Stato islamico che la incolpava di adulterio. A riferirlo è l’edizione online del quotidiano Daily mail che ha pubblicato in rete le foto drammatiche delle esecuzioni.

L’Iraq è uno dei Paesi a maggioranza sciita conquistato per circa un terzo del suo territorio dall’Isis, uno dei gruppi islamici sunniti più estremisti in circolazione e che continua a compiere atroci delitti. La sua avanzata, rapida e inaspettata, reso il territorio teatro di molteplici conflitti e atti terroristici.