Dopo che il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha annunciato l’espansione delle sanzioni nei confronti di diverse società e persone fisiche in relazione agli eventi in Ucraina, il Cremlino ha fatto subito sapere di essere pronto a tutte le azioni possibili.
“Imponendo nuove sanzioni contro i cittadini e le aziende russe, gli Usa hanno dimostrato ancora una volta di aver scelto la via dell’intensificazione del confronto” ha detto il ministro degli Esteri ammettendo che “certamente tale corso non sarà lasciato senza risposta”.
Dimitri Peskov, il portavoce del presidente, ha precisato che le manovre sanzionatorie non hanno alcuna giustificazione, né politica né economica. Per questo motivo Peskov ha voluto sottolineare che “in generale quello della reciprocità rappresenta un principio base quando c’è uno scambio di sanzioni e al tempo stesso non si possono escludere azioni asimmetriche”.
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