La “martire”, prima irachena alla quale viene riconosciuto questo titolo, era avvocato ed attivista per i diritti di genere, e consulente del dipartimento per le Donne e gli Affari sociali di Salahuddin. “Il suo ruolo nel combattere i criminali dell’Is – ha detto Marid Hasoun alla stampa locale – è stato eroico”. Poco dopo l’entrata dei miliziani nel distretto orientale di al-Alam, ad est di Tikrit, la donna aveva preso le armi per difendere la sua gente, ma è stata uccisa da un colpo sparatole al torace. “Sheikha era dalla parte del suo popolo – ha detto il Consiglio supremo iracheno per i diritti umani – ha resistito alle forze oscure dell’Is, che hanno lanciato colpi di mortaio sulla città”.
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