La strage di domenica a largo della Libia, con la morte di centinaia di persone, “è una tragedia per l’Europa, che è chiamata a dimostrare capacità di azione e capacità di unità”. Questo è ciò che ha detto oggi l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera e di Sicurezza, Federica Mogherini, in Lussemburgo.
I ministri degli Esteri e degli Interni dell’Ue hanno registrato “un grande consenso sulla necessità di lottare compatti e uniti contro i trafficanti di esseri umani”, ha spiegato Lady Pesc, sottolineando la “necessità di rafforzare e intensificare il dovere di salvare vite in mare”. Comunque tutti erano d’accordo anche sul bisogno di “attuare azioni in tempi brevi”, in particolare il rafforzamento della presenza in Niger – dove già c’è una missione – che potrebbe risolvere una delle vie di accesso alla Libeia al confine meridionale.
La Mogherini ha insistito sul fatto che servono più “fondi e obblighi di salvataggio”, oltre che occorre rafforzare le azioni di Frontex e condividere responsabilità e “doveri in maniera più equa nell’Ue”. Ma sottolinea anche come nell’Unione, dopo oggi, c’è un nuovo livello di consapevolezza del problema, un rinnovato “senso di urgenza e di volontà politica per affrontare la questione dell’immigrazione e del traffico degli esseri umani”.
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