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Maxi operazione militare congiunta Usa-Sud Corea

Stati Uniti e Corea del Sud non restano a guardare di fronte alle crescenti minacce di Pyongyang. Le rispettive aeronautiche militari hanno avviato la più grande esercitazione militare della propria storia, con centinaia di velivoli e una ventina di jet “invisibili“. Il ministero della Difesa sudcoreano ha spiegato che l'operazione nei cieli della penisola coreana, denominata Vigilant Ace, durerà 5 giorni. La Difesa Usa partecipa con circa 12.000 militari e – tra gli altri velivoli – sei aerei da caccia F-22 e 18 caccia F-35 stealth (invisibili ai radar).

Lo scudo

Gli Usa hanno anche avviato le procedure per realizzare uno scudo missilistico sulla costa ovest. Washington ha ammonito che il potenziale per un conflitto “aumenta di giorno in giorno“, mentre Pyongyang insiste: le esercitazioni in programma da lunedì rappresentano una “provocazione” che spinge la regione “sull'orlo della guerra atomica“. A conferma di un clima sempre più teso e inquietante, l'agenzia Reuters ha rivelato che il Pentagono sta valutando alcuni siti sulla costa occidentale americana per il dispiegamento di missili per la difesa. I sistemi di difesa dovrebbero includere anche i missili anti-missile Thaad, “Terminal High Altitude Area Defense”, simili a quelli dispiegati in Corea del Sud.

Il tempo sta scadendo

Il potenziale di una guerra con la Corea del Nord ''aumenta di giorno in giorno'', ha detto il consigliere alla sicurezza nazionale della Casa Bianca, HR McMaster, sottolineando che Pyongyang rappresenta la ''maggiore immediata minaccia per gli Stati Uniti''. ''Ci sono modalità per risolvere il problema, con sanzioni più severe'' senza un conflitto armato, ma ''stiamo correndo e non c'è molto tempo che resta''. Washington ha ribadito poi il suo appello a Pechino: ''Alla Cina non chiediamo di fare favori a noi o altri. Alla Cina chiediamo di agire nel suo interesse, e riteniamo che sia nell'interesse della Cina fare di più'', ad esempio tagliando i rifornimenti di petrolio, perché Kim Jong un “non tornerà indietro con il suo programma missilistico”.

Minacce

Pyonyang ha, intanto, accusato gli Usa di “implorare una guerra atomica“, ribadendo che sono “una pericolosa provocazione” che “può portare a una guerra nucleare in ogni momento“. Il monito è arrivato in un editoriale del quotidiano Rodong Sinmun, organo ufficiale del partito. Pyongyang ha testato il missile Hwasong-15, che secondo gli esperti potrebbe avere una gittata da 13.000 chilometri, un dato che effettivamente potrebbe porre gli Usa nel mirino nordcoreano. Ma Hwasong-15 avrebbe patito problemi tecnici: forse Pyongyang deve ancora lavorare per rendere concrete le sue minacce verbali.

Francesco Volpi

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