Si chiama Kardak. Quaranta ettari nel mezzo dell'Egeo contesi da anni da Grecia e Turchia. Nelle ultime ore la tensione è tornata a salire, complice lo stop imposto della guardia costiera turca all'imbarcazione che stava trasportando il ministro greco della Difesa verso l'isolotto, dove avrebbe dovuto commemorare la crisi del 1996 e deporre una corona di fiori.
L'esponente del governo di Atene, secondo quanto riportato dall'Agi, è stata costretto a tornare indietro in seguito agli avvertimenti di Ankara, dove il ministro degli Interni Suleyman Soylu, ha poi fatto sapere che era stato fatto “il necessario”.
Nel 1996 un mercantile turco si arenò sugli scogli dell'isola. L'intervento dei soccorsi da entrambe le parti fece scattare la disputa territoriale: i greci piantarono una bandiera, ma il gesto non fu gradito dai turchi, che fecero partire gli incrociatori da Smirne. Dal porto dal Pireo arrivarono anche i militari e la tensione salì sempre più, fino a quando, dopo uno sbarco notturno, le forze speciali turche non piantarono la bandiera turca su Kardak. Nell'operazione morirono tre soldati greci e per evitare una escalation furono necessarie forti pressioni da parte della comunità internazionale.
La crisi si è riacutizzata lo scorso 3 gennaio, quando la guardia costiera turca ha impedito che un battello greco si avvicinasse. Un anno fa un altro picco di tensione: in seguito a un'esercitazione esercito-marina effettuata dai turchi, a cui partecipava anche il capo di stato maggiore turco Hulusi Akar. Una mossa che ha causato la partenza di motovedette greche che, preso il largo, hanno più volte incrociato la guardia costiera turca.
In base agli accordi turco italiani del 1932 l'isola, considerata un insieme di scogli, dovrebbe rientrare nella giurisdizione del Paese più vicino. La Turchia dista 7 km e la Grecia 5, dunque l'isolotto dovrebbe appartenere a quest'ultimo Paese. Ankara tuttavia preme sul fatto che i 7 chilometri costituirebbero una distanza misurata dalla terra ferma, mentre i 5 km di distanza dalla Grecia si riferiscono all'isola di Kalolimnis; e per via di questo cavillo non intende rinunciare all'isolotto.
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