Russia, Unione europea e Cina devono fare di tutto per impedire che l'intesa sul nucleare iraniano salti.
“Sfortunatamente – ha detto il ministro russo degli Esteri, Serghei Lavrov – ancora una volta ci viene confermato che Washington cerca di rivedere accordi internazionali chiave, come sta succedendo con il Piano d'azione congiunto globale, col problema di Gerusalemme e con una serie di altri accordi. Per questo contiamo oggi di vedere come, insieme a Germania, Francia, Gran Bretagna e Cina, possiamo utilizzare i meccanismi che abbiamo a disposizione, per evitare che salti questo importante documento e per prevenire la destabilizzazione della situazione nella regione e non consentire nuove minacce al regime di non proliferazione”.
Lavrov ha definito “critica” la situazione intorno all'accordo e ha voluto sottolineare: “Capisco perfettamente che l'Iran voglia proteggere i suoi interessi legittimi, ma voglio far notare che anche la Russia e gli altri partecipanti all'accordo – Cina e i Paesi europei – hanno i loro interessi legittimi in questo documento. Per questo dobbiamo cooperare nel proteggere i nostri interessi legittimi”.
Il ministro iraniano degli Esteri, Mohammad Javad Zarif, ha intanto incassato il sostegno di Pechino all'intesa del 2015. La Cina è stata la prima tappa di un tour volto a cercare di mantenere in vita l'accordo nonostante il ritiro degli Stati Uniti, annunciato settimana scorsa dal presidente Usa, Donald Trump. Zarif andrà a Mosca e successivamente a Bruxelles, dove incontrerà l'Alto Rappresentante per la Politica Estera e di Sicurezza dell'Unione Europea, Federica Mogherini e dove sono in programma incontri con i ministri degli Esteri di Gran Bretagna, Francia e Germania. Il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, che è anche consigliere di Stato, carica che fa di lui il più alto diplomatico cinese, ha promesso al suo interlocutore che la Cina “avrà un atteggiamento obiettivo, giusto e responsabile, manterrà la comunicazione e la cooperazione con tutte le parti interessate e continuerà a lavorare per mantenere l'accordo”. Nell'incontro, Zarif ha sottolineato che è un obbligo da parte di tutti i firmatari quello di mettere in atto l'intesa in maniera “sostenibile, complessiva ed efficace” e che “l'Iran è pronto a fare i suoi sforzi”.
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