Israele avverte: “Altre truppe entreranno a Rafah”

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L’esercito israeliano ha schierato nuove truppe a sud di Rafah. Il Gabinetto di guerra e di quello di Sicurezza potrebbero approvare un allargamento dell’offensiva militare nella città della Striscia di Gaza, al confine con l’Egitto. “Altre truppe” entreranno a Rafah. L’operazione contro Hamas si intensificherà”: ha detto il ministro della Difesa israeliano. Il Cairo intanto chiede a Israele di “fermare le operazioni militari al valico di Rafah lungo il confine con l’Egitto”. 

Media: “Gabinetto guerra potrebbe varare allargamento offensiva”

L’Idf ha schierato nella notte scorsa una Brigata di commando a Rafah che si è aggiunta alla 162/esima Divisione operativa nella parte est della città dall’inizio del mese. Lo hanno riferito i media, secondo cui la mossa è in concomitanza con una nuova riunione oggi del Gabinetto di guerra e di quello di Sicurezza che potrebbero approvare un allargamento dell’offensiva militare nella città più a sud della Striscia.

Gallant: “Altre truppe entreranno a Rafah”

“Altre truppe” entreranno a Rafah. Lo ha annunciato il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant aggiungendo che “l’operazione si intensificherà”. Gallant – che ha parlato dall’area di Rafah – ha ricordato che “la fazione islamica non ha truppe di riserva, non ha scorte di approvvigionamento e non ha la capacità di curare i terroristi che prendiamo di mira”. “Il risultato – ha aggiunto – è che stiamo indebolendo Hamas”. “Mi trovo ora nella zona di Rafah dopo aver incontrato il capo del comando meridionale, i comandanti della divisione 162, della brigata 84, della brigata 401 e dei vigili del fuoco. Tutte le nostre truppe – ha detto ancora – stanno lavorando in modo straordinario. Centinaia di obiettivi terroristici sono già stati colpiti e le nostre forze stanno manovrando nella zona”.

Egitto: “Israele sta mettendo a rischio il trattato di pace”

“La posizione dell’Egitto sul trattato di pace con Israele è legata allo sviluppo degli eventi e agli interessi nazionali”: lo ha detto il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry in una intervista a Sky news, accusando Israele di “distorcere i fatti” riguardo alle responsabilità dei mancati aiuti a Gaza e l’apertura dei valichi. “L’Egitto ha costantemente chiesto la fine dell’operazione militare israeliana a Gaza e il permesso di far affluire gli aiuti umanitari senza ostacoli nella Striscia – ha detto il ministro -. È inaccettabile esporre al pericolo i camion degli aiuti e coloro che ci lavorano”, ha detto, richiamando Israele e l’intera comunità internazionale a “fermare le operazioni militari al valico di Rafah lungo il confine con l’Egitto”.

“Le affermazioni israeliane riguardo al coordinamento con l’Egitto nelle operazioni militari a Rafah sono infondate – ha aggiunto – . Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha istituito un meccanismo per consentire l’ingresso degli aiuti umanitari a Gaza e Israele deve rispettarlo”. Inoltre, “dopo aver conquistato la parte palestinese di Rafah, Israele ha ora il pieno controllo sul confine con l’Egitto per la prima volta da quando ha ritirato i suoi soldati e coloni dalla Striscia nel 2005”.

Fonte: Ansa

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