Chris e Connie, genitori del piccolo Charlie Gard, hanno alzato bandiera bianca. La coppia di inglesi ha infatti rinunciato alla battaglia legale per curare loro figlio, affetto da una gravissima malattia degenerativa. Lo ha annunciato il legale dei due, Grant Amstrong.
Una decisione che giunge inattesa, proprio a poche ore dalla sentenza definitiva dell’Alta Corte britannica che stava esaminando nuovi elementi per stabilire se il piccolo dovesse essere trasferito negli Stati Uniti per tentare una terapia alternativa, come richiesto dai genitori.
La settimana scorso era sbarcato a Londra Michio Hirano, luminare di Neurologia alla Columbia University di New York, per visitare il bambino. A convocare l’esperto era stato il giudice dell’Alta Corte, intento a capire se ci fossero le condizioni per curare Charlie Gard.
Il tanto tempo trascorso in Tribunale, tuttavia, ha divorato ogni possibilità di salvare il piccolo. “Non c’è più tempo”, ha affermato il legale dei genitori spiegando la scelta di abbandonare la richiesta di trasferire il bambino negli Stati Uniti. Gli ultimi rapporti medici sono impietosi: il danno ai muscoli e ai tessuti del piccolo di undici mesi risulta ormai irreversibile.
“Le peggiori paure dei genitori sono state confermate – ha detto l’avvocato Amstrong, come riporta il Guardian -. Adesso è troppo tardi per curare Charlie”.
La vicenda ha avuto inizio nell’ottobre scorso, quando il bambino è stato ricoverato al Great Ormond Street Hospital di Londra, a due mesi dalla nascita. Nella struttura Charlie è stato attaccato a dei macchinari per respirare ed idratarsi. I medici hanno poi deciso di staccare le spine, ritenendo il piccolo “inguaribile”.
All’ipotesi si sono opposti i genitori, portando il caso in Tribunale. Ma prima le Corti britanniche, poi anche quella dei Diritti umani di Strasburgo hanno dato l’autorizzazione ai medici a far morire il piccolo.
Uno spiraglio di speranza si era però acceso poche settimane fa, quando un gruppo di specialisti internazionali aveva inviato un documento al Great Ormond Street Hospital con nuove evidenze scientifiche che attesterebbero la possibilità di curare il piccolo. Il caso è allora tornato in Tribunale.
Troppa tuttavia l’attesa. Anche la cura sperimentale sarebbe ormai inutile per salvare Charlie Gard. L’ultimo lume di speranza è stato spento dalle lacrime versate in queste ore da Chris e Connie, dopo aver annunciato la decisione di rinunciare alla battaglia legale.
Chris, il papà del piccolo, ha letto un foglio scritto all’esterno dell’Alta Corte. “Charlie, devi sapere che la mamma e il papà ti hanno amato tantissimo e sono molto dispiaciuti di non essere riusciti a salvarti”, ha detto il giovane. Il quale ha chiesto inoltre che venga rispettata la loro privacy ed ha aggiunto tra la commozione generale: “Lasceremo andare nostro figlio con gli angeli”.
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