Non si arresta la resistenza dei peshmerga curdi alle milizie dell’Isis. I combattenti indipendentisti del Partito Democratico del Kurdistan, con l’aiuto degli attacchi aerei della coalizione internazionale si sono impadroniti del villaggio Mariam Baik, a 30 chilometri da Kirkuk.
I guerriglieri si sono riappropriati anche dell’impianto petrolifero di Khabbaz, una delle zone più ricche del paese, che era stata occupata dallo Stato Islamico e hanno liberato i dipendenti della struttura adibita all’estrazione dell’oro nero, che erano stati fatti prigionieri.
Nei giorni precedenti i peshmerga sono riusciti a frenare l’avanzata dell’Isis organizzata nei giorni scorsi all’alba proprio alle porte della città di Kirkukq, pagando il prezzo di 6 uomini: 5 combattenti e un generale sono infatti rimasti uccisi. Intanto prosegue la fuga dei civili, il governo turco a riguardo si aspetta di ricevere altri 35 mila rifugiati.
A varcare il confine anche un tesoriere dell’Isil, si tratterebbe di un’emiro egiziano dello Stato Islamico fuggito portando con sé un milione di dollari del gruppo armato jihadista. L’uomo identificato come Abu Obeida al-Masriè a capo dell’ufficio delle “elemosine” e amministratore della cassa del ramo siriano dell’Isis.
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