Una ragazza è stata condannata a Hong Kong a tre mesi e 15 giorni di carcere. La motivazione? Avrebbe “aggredito” un poliziotto con il seno. Per esprimere il loro dissenso centinaia di uomini e di donne sono scesi nelle strade della megalopoli asiatica indossando colorati reggiseni per esprimere il loro dissenso.
La vicenda ha dell’incredibile. Ng Lai-ying, questo il nome della donna, nei giorni scorsi aveva denunciato l’ispettore capo Chan Ka-po per averle toccato il seno durante una manifestazione di protesta a marzo. Ma il giudice si è pronunciato a sfavore di lei, affermando che la giovane aveva deliberatamente fatto pressione con il suo seno contro di lui, in modo da poterlo poi accusare di violenze. Ora dovrà scontare 3 mesi e 15 giorni di carcere.
La reazione della piazza è stata immediata: circa 200 persone, nella giornata di ieri, hanno preso parte alla cosiddetta Breast Walk, la Marcia dei Seni. I manifestanti hanno formato un presidio davanti al quartier generale della polizia a Wan Chai, nel centro di Hong Kong, indossando reggiseni sopra la maglietta, sventolandoli in aria o esibendone di giganti sugli striscioni, al grido: “Il seno non è un’arma”.
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