Almeno 23 persone sono morte nei combattimenti in corso da martedì scorso in una zona del centro della Somalia, al confine con l’Etiopia, innescati da una contesa per il controllo di di alcuni pascoli. Gli scontri hanno visto opporsi i clan Dir e Hawadle nella regione di Hiran. “I combattimenti sono stati intensi e le milizie claniche hanno usato armi pesanti montate sui loro veicoli – ha spiegato un leader locale, Osman Ahmed – posso confermare che 23 persone sono state uccise, ma il bilancio potrebbe essere più pesante”.
La guerra tra i due clan per il controllo di terre da pascolo era già scoppiata nel 2013, tanto da indurre le autorità a dispiegare truppe governative e militari della forza africana Amisom per riportare la calma. “Noi speriamo che i clan mettano fine ai loro disaccordi attraverso una mediazione e non con un bagno di sangue. Sono già in corso iniziative”, ha detto un esponente del governo somalo.
Sempre in Somalia, a Mogadiscio, un’autobomba guidata da un attentatore suicida è stata fatta esplodere per colpire una delegazione turca a Mogadiscio, in Somalia. I rappresentanti di Ankara sono rimasti illesi. L’ordigno è stato fatto detonare al cancello dell’hotel in cui si trovava la delegazione, in vista della visita di domani del presidente Recep Tayyip Erdogan. Sono in corso verifiche su eventuali vittime e feriti.
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