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Erdogan: “Pronti ad assediare Afrin”

La Turchia è pronta ad assediare Afrin, nel nord della Siria, dopo aver lanciato un'offensiva contro le milizie curde nella regione il mese scorso.

L'annuncio

“Nei prossimi giorni, rapidamente, metteremo l'assedio al centro della città di Afrin“, ha detto il presidente Recep Tayyip Erdogan ai parlamentari del partito al potere in parlamento. L'annuncio è arrivato nel giorno in cui è entrato nel suo secondo mese l'attacco dalla Turchia contro la milizia delle Unità di Protezione Popolare (Ypg), definita “terrorista” da Ankara. Ma soprattutto arriva a poche ore dall'invio di truppe nell'enclave da parte del regime di Damasco per “proteggere” i curdi dall'operazione “Ramoscello d'ulivo” lanciata da Erdogan. 

La posizione di Damasco

Ma, secondo il ministro turco degli Esteri, Mevlut Cavusoglu, le forze governative siriane devono ancora entrare nella regione di Afrin e non è ancora chiaro se mai lo faranno. L'intervento sarebbe seguito a un accordo, rivelato all'agenzia di stampa Reuters da un importante esponente curdo, Badran Jia Kurd, tra l'Ypg e il governo di Damasco. Oggi, il portavoce del presidente turco Erdogan, Ibrahim Kalin, aveva definito queste notizie “propaganda“, precisando però che questo non significa che non siano in corso “negoziati segreti” tra il governo di Bashar al-Assad e l'Ypg. 

Tensioni con Mosca

La piccola regione rischia così di diventare l'ennesima polveriera mediorientale. Anche perché è impensabile che Assad si muova senza il beneplacito dell'alleato russo. “Abbiamo ripetutamente affermato – ha dichiarato il ministro degli Esteri di Mosca, Serghei Lavrov – che sosteniamo pienamente le legittime aspirazioni del popolo curdo. Riteniamo sbagliato che qualcuno approfitti delle aspirazioni del popolo curdo per i suoi giochi geopolitici che non hanno nulla a che fare con gli interessi dei curdi e della sicurezza regionale”. Secondo i media turchi, Erdogan ha subito avvertito il suo omologo russo Vladimir Putin che qualsiasi sostegno dal regime siriano all'Ypg “avrà delle conseguenze”.

Luana Pollini

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