La polizia di New York ha rafforzato le misure di sicurezza per i propri agenti facendogli indossare giubbotti antiproiettili e per il momento li invita ad evitare di pattugliare le zone non assegnate. Tutto questo dopo la morte di due agenti a Brooklyn. Durante una conferenza stampa, i familiari di Rafael Ramos, uno dei poliziotti uccisi, ha richiamato la comunità a una ” coesistenza pacifica”.
Il caso riguarda l’uccisione a freddo di due agenti del dipartimento di New York nel quartiere ghetto di Brooklyn, Bedford-Stuyvesan. Il movente sembra sia stato un gesto di vendetta dopo l’uccisione di due afro-americani e comunque sulla scia della recente rivolta razziale attribuita agli uomini in divisa americani. I due agenti, al momento dell’omicidio, si trovavano nella loro auto ed erano impegnati in un’ esercitazione antiterroristica. Sono stati uccisi con diversi colpi di arma da fuoco alla testa.
I due poliziotti, Wenjian Liu e Rafael Ramos, erano stati immediatamente trasferiti in ospedale: uno era morto subito dopo il ricovero, l’altro pochi minuti più tardi. “Non hanno nemmeno avuto il tempo di reagire. Sono stati semplicemente assassinati”; è quanto ha fatto sapere il capo della Polizia di New York, William Bratton. L’assassino si chiamava Ishmael Brinsley, 28 anni, originario di Baltimora. È sospettato di essere coinvolto in un altro assassinio e pare avesse annunciato di volersi recare a New York proprio “con l’intento di uccidere poliziotti locali” per poi togliersi la vita.
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