EGITTO IN FESTA: APRE IL NUOVO CANALE DI SUEZ

L’Egitto si prepara all’evento del secolo: l’inaugurazione del nuovo Canale di Suez, la striscia di mare che consente di passare di raggiungere l’Asia via mare dall’Europa senza bisogno di circumnavigare l’Africa. L’opera consiste nell’ampliamento della struttura già esistente (inaugurata nel 1867) che consentirà il passaggio di 97 navi al giorno, rispetto alle 49 attuali. Protagonista della fastosa cerimonia a Ismailiya sarà il presidente Abdel-Fattah al-Sisi, che attraverserà salirà sullo yacht Mahroussa, la prima nave che navigò il canale nel 1869. Il Cairo, che spera in un rilancio dell’economia e fa propaganda da giorni al “regalo dell’Egitto al mondo”, ha proclamato una giornata di festa nazionale. Oggi gli egiziani potranno viaggiare gratuitamente in treno e dalle 16 alle 20 sarà gratuito anche il servizio ferroviario metropolitano nei governatorati del Cairo e di Giza. La sicurezza è stata rafforzata in tutto il Paese: sono stati mobilitati più di 10mila tra poliziotti e soldati.

Il giornale governativo al-Ahram riferisce che il presidente francese Francois Hollande sarà “l’ospite d’onore” della cerimonia. Per l’Italia ci sarà il ministro della Difesa Roberta Pinotti. Tra gli altri, scrive al-Ahram, ci saranno il premier russo Dmitry Medvedev, re Abdallah di Giordania, il sovrano del Bahrain, Hamed bin Isa al-Khalifa, l’emiro del Kuwait Sabah al-Ahmad al-Jaber al-Sabah, il presidente yemenita in esilio in Arabia Saudita, Abde Rabbo Mansour Hadi, il vice principe ereditario della monarchia del Golfo, Mohamed bin Salman. Dagli Emirati arriveranno il ministro della Difesa Mohammed bin Zayed e il governatore di Dubai e premier Mohammed bin Rashid e gli Usa saranno rappresentanti da una delegazione del Congresso.

Il nuovo Canale di Suez, 72 km resi operativi in meno di un anno con 8,2 miliardi di dollari messi finanziati dagli egiziani, è il primo progetto completato da quando al-Sisi è salito al potere, dopo la destituzione nel 2013 di Mohamed Morsi, espressione dei Fratelli Musulmani. Le autorità egiziane sperano che con l’ampliamento dell’infrastruttura, e il conseguente transito velocizzato, i profitti schizzino dai cinque miliardi di dollari all’anno ai 13,2 stimati per il 2023.