Dipinto come Hitler, si dimette il leader tedesco anti-Islam

Esplode un caso in Germania sulla foto spuntata nella pagina Facebook, di Lutz Bachmann, fondatore del movimento tedesco anti-islam di Pegida, che si è fatto immortalare così: capelli unti, baffetti e sguardo tra il furbo e l’esaltato del führer nazista. In seguito alle polemiche, il leader ha annunciato poche ore dopo le dimissioni dalla guida del movimento e si è subito difeso affermando al Bild, uno dei più grandi quotidiani tedeschi, che alla base di tutto c’era soltanto uno scherzo, che non voleva mancare di rispetto a nessuno né presentarsi come il nuovo Hitler.

Nonostante ciò lo scherzo, che si somma alle sue posizioni già estremiste, non è stato apprezzato, anzi ha provocato numerose polemiche: già Bachmann non è molto amato in Germania, a causa del suo movimento anti-islam che limita la libertà di pensiero e di credo religioso delle persone. Sono numerose, infatti, le manifestazioni in piazza in aperta critica ai suoi comportamenti. La foto che è stata pubblicata sul suo profilo Facebook, ha rapidamente fatto il giro delle Germania, sia in rete che sui giornali cartacei.

Ovviamente c’è chi sostiene che un’immagine del genere sia un chiaro segno della vicinanza al nazismo dei cosiddetti «Patrioti europei contro l’islamizzazione dell’Occidente». Però critiche e polemiche stanno attraversando lo stesso movimento. Il quotidiano tedesco Dresden Morgenpost, scrive che Bachmann non sarebbe nuovo nel postare su Facebook immagini di questo tipo, e infatti sostiene siano comparse in più occasioni immagini che lo ritraevano nelle vesti del fuhrer e frasi inneggianti al Ku Klux Klan. Le sue dimissioni sono state fortemente volute da un ampia fetta della popolazione e della politica. La Germania non è pronta a scherzare su questo argomento: anche se il dubbio che non sia stato uno scherzo comunque rimane. Nelle stesse ore migliaia di persone hanno dimostrato a Leipzig partecipando a una iniziativa promossa da Pegida.

Pegida è stata fondata da Bachmann lo scorso ottobre ed è l’acronimo di Patriotische Europaer gegen die Islamisierung des Abendlandes (Patrioti europei contro l’islamizzazione dell’Occidente). Il movimento sostiene di voler difendere la cultura cristiano-ebraica della Germania. E’ stato fondato dopo che il 7 ottobre, ad Amburgo, un gruppo di musulmani salafiti ha aggredito un corteo di sostenitori del Partito comunista curdo, ed ha sempre negato di essere di estrema destra, ma più volte alle sue manifestazioni hanno partecipato esponenti di questa parte politica.