Dilma Rousseff giura come presidente, l’America si riavvicina

Dilma Rousseff, a pochi mesi di distanza dalla seconda rielezione come presidente del Brasile, apre al dialogo con gli Stati Uniti. La necessità di lavorare in “partnership paritaria” su questioni regionali e globali è stata infatti sottolineata dalla Rousseff e dal vice presidente Usa Joe Biden durante il giuramento del secondo mandato della presidente di origini bulgare. Alla Rousseff sono arrivate anche le congratulazioni del presidente americano Barack Obama. Attraverso la ripresa dei colloqui bilaterali, la Casa Bianca sta cercando di ricucire i rapporti con lo Stato sud americano dopo le rivelazioni della talpa della Nsa, Edward Snowden, secondo cui gli Usa avevano spiato le conversazioni telefoniche della Rousseff.

La stessa presidente inizia il suo secondo mandato in un clima minato da un grave scandalo di corruzione scoppiato prima della sua rielezione, avventa nell’ottobre scorso. La vicenda riguarda il gigante petrolifero pubblico Petrobras e un possibile giro di riciclaggio di denaro e falsa fatturazione in contratti di costruzione e di petrolio. La Rousseff era stata a capo del consiglio di amministrazione di Petrobras quando era ministro dell’Energia con l’ex presidente Lula. Lo scandalo è arrivato anche negli Stati Uniti dove è stata lanciata una class action contro le azioni emesse dalla società brasiliana.

I problemi di politica interna non si fermano alla Petrobras. Il tasso di disoccupazione non smette di diminuire dal 2010, toccando il minimo storico del 4,5%, mentre l’inflazione è tornata a salire dal 2013. I prezzi al consumo sono aumentati del 6,5% lo scorso agosto, intaccando il potere d’acquisto delle classi medie. Inoltre la crescita, debole nel 2014, non dovrebbe subire grandi cambiamenti nel 2015: la previsione è di +0,5%.

Secondo l’economista Gilberto Braga “Il messaggio delle urne al governo è che è necessario mantenere i programmi sociali, sradicare la povertà e migliorare la qualità della vita, ma allo stesso tempo ci si deve concentrare su come generare le risorse necessarie per finanziare questi programmi e come creare le condizioni per stimolare gli investimenti, per controllare l’inflazione e la spesa pubblica”. Il nuovo mandato di apre dunque per la nuova presidente con molte sfide da vincere.