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Corea del Nord, effettuato e fallito nuovo test missilistico

La Corea del Nord torna a mostrare i muscoli e lo fa effettuando un nuovo test missilistico che però è fallito. La notizia del nuovo test era stata data nella notte italiana dal portavoce del ministero della Difesa sudcoreano e poi confermata dal Pentagono. Silenzio assoluto invece in Corea del Nord.

Il lancio del missile

Secondo quanto riferito dal funzionario sudcoreano, il missile è stato lnaciato intorno alle 6 del mattino, ora locale, dalla base situata nella città si Sinpo, sulla costa occidentale del Paese. Inoltre, in base a quanto riferito da alcune fonti del Pentagono, il vettore usato non era di tipo intercontinentale – ossia non aveva la potenza necessaria per raggiungere gli Stati Uniti – ed è esploso quasi subito in aria, rendendo molto difficile identificare il modello e le reali dimensioni dell’arma. Nei pressi della città si Sinpo, inoltre, è situata la principale base di sottomarini della Corea del Nord, da dove il governo nordcoreano ha già testato il missile balistico che sta sviluppando, missili che essendo lanciati sott’acqua sono molto più difficili da individuare e anche da colpire con eventuali attacchi preventivi.

Cina e USa di nuovo in contatto

Dopo l’ultimo test missilistico, anche se non è andato a buon fine, il governo cinese e quello americano hanno ripreso i contatti. Infatti, il consigliere di Stato, Yang Jiechi, il diplomatico di più alto grado a Pechino, e il segretario di Stato americano, Rex Tillerson hanno parlato per telefono della situazione in Corea del Nord; e poche ore dopo, in un tweet, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha affermato che Pechino e Washington stanno lavorando insieme per risolvere il “problema” nord-coreano.

Il vicepresidente Usa a Seul

Il nuovo test missilistico di Pyongyang è stato effettuato, mentre il vicepresidente Usa, Mike Pence, si trovava in volo verso Seul e, esattamente, si trovava sopra il mare di Bering. “La provocazione di stamane da parte del Nord e’ solo l’ultimo monito sui rischi che ognuno di voi affronta ogni giorno nella difesa della liberta’ del popolo sudcoreano e nella difesa dell’America in questa parte del mondo”. Gli Stati Uniti hanno dislocati qualcosa come 28.500 soldati in Corea del Sud. Il nuovo test – realizzato mentre nell’area sta arrivando la portaerei a propulsione nucleare USS Carl Vinson con il suo gruppo navale d’attacco – appare come un’ulteriore prova di forza del regime, dopo che sabato Pyongyang aveva mostrato i muscoli in una parata militare in cui aveva sfoggiato le armi, tra i quali i missili intercontinentali, a disposizione del regime. Oggi, il Rodong Sinmun, il quotidiano del Partito dei Lavoratori al potere, ha pubblicato un’edizione speciale per sottolineare le celebrazioni e ha dedicato diverse pagine – tra cui decine di foto – a quelle che vengono presentate come le nuove armi strategiche, tra cui il missile intercontinentale Icbm.

Edith Driscoll

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