Era il 1979 quando la Cina decise di adottare la politica del figlio unico come metodo di controllo demografico, vietando alle coppie cinesi di avere più di un bambino, altrimenti avrebbero dovuto pagare importanti sanzioni. Nei prossimi mesi però, sembra che il Paese asiatico abbandonerà definitivamente questa legge. Lo rivela il China Business News citando un funzionario anonimo della Commissione nazionale per la Salute, specificando che l’annuncio del governo potrebbe essere già dato alla fine del 2015.
Il motivo di tale revisione sarebbe il precoce invecchiamento della popolazione e un minaccioso restringimento della forza lavoro. Secondo le stime dell’Onu infatti, entro il 2050 la Cina avrà tra la sua popolazione quasi 440 milioni di over 60. Il tutto da confrontare con i dati imminenti secondo i quali la popolazione in età lavorativa è calata di 3,71 milioni.
Secondo il parere di Lang Zhongtang, esperto di demografia presso l’Accademia di Scienze Sociale di Shanghai, la politica del figlio unico “avrebbe dovuto essere abolita da tempo”, non solo per una questione di “libertà riproduttiva”, ma anche “per il respetto dei diritti umani fondamentali”.
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