Il Supremo tribunale di giustizia (Stj) del Brasile ha revocato le misure cautelari a Cesare Battisti. L'uomo, esponente dell'eversione rossa italiana durante gli anni di piombo e autore di omicidi, ha trovato asilo anni fa nel Paese latino-americano.
La notizia della decisione dei giudici è stata data dai media brasiliani mercoledì. Battisti era stato arrestato nell'ottobre 2017 vicino al confine con la Bolivia mentre secondo la polizia stradale nazionale cercava di lasciare il Brasile portando con sé circa 25mila dollari in valuta estera. La scorsa settimana è stato invece accusato da un giudice di aver fornito un indirizzo falso in occasione del suo matrimonio nel giugno del 2015 e per questo gli è stato sequestrato il passaporto, ha obbligo della firma mensile in polizia e ha il divieto di uscire di casa dopo le 22.00.
Il collegio della sesta Corte dell'Stj ha accolto all'unanimità la tesi difensiva, secondo la quale le misure precauzionali sono state emanate in modo generico e senza concreti elementi di accusa. Battisti riuscì ad evadere dal carcere in Italia nel 1981, è stato condannato all'ergastolo in contumacia.
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