Domenica 26 giugno le delegazioni diplomatiche di Turchia e Israele si incontreranno per finalizzare un accordo di normalizzazione delle relazioni bilaterali, in crisi dall’incidente della Mavi Marmara del 2010. Lo sostiene il quotidiano Hurriyet, che cita “fonti di alto livello”. La delegazione turca sarà guidata dal sottosegretario agli Esteri Feridun Sinirlioglu e quella israeliana dall’inviato speciale Yosef Chekhanover. In seguito, riferisce la stessa fonte, l’accordo dovrebbe essere firmato a luglio, portando entro la fine del mese al ritorno degli ambasciatori.
Oltre alle scuse di Tel Aviv, Ankara chiede una compensazione economica per le famiglie delle vittime. Resta tuttavia da capire come verrà sciolto il nodo più problematico, rappresentato dalla richiesta turca di allentare il blocco su Gaza. La firma porterebbe i due Paesi a togliere le reciproche riserve nell’ambito degli accordi internazionali, aprendo così la strada a possibili patti commerciali ed esercitazioni militari congiunte. I colloqui tra Turchia e Israele erano ripresi in modo segreto alla fine del 2015, seguiti da incontri ufficiali quest’anno a Ginevra e Londra. La scorsa settimana, il premier di Ankara, Binali Yildirim, aveva espresso ottimismo circa una prossima conclusione di un accordo di normalizzazione con Israele.
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