ANALFABETISMO RECORD IN MEDIO ORIENTE, ISTRUZIONE VIETATA ALLE DONNE

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Non sanno leggere e nemmeno scrivere e sono il 42% delle ragazze del Medio Oriente, vittime di una cultura che emargina la donna ai confini della società. Pur variando da un Paese all’altro, l’analfabetismo delle giovani raggiunge il suo record negativo in Iraq con il 77% delle ragazze colpite, seguite dallo Yemen con il 75%.

Lo riporta l’emittente al-Arabiya che sottolinea come il fenomeno sia fortemente influenzato non solo dall’avversione culturale tipica dei Paesi mediorientali, ma anche da aspetti come l’instabilità politica i fattori economici in quanto quella dell’istruzione non è una spesa sostenibile per tutte le famiglie. Inoltre, davanti alla possibilità di mandare il figlio maschio o la figlia femmina all’università, di solito la scelta ricade sul primo.

Un ruolo di primaria importanza per combattere l’analfabetismo è svolto dai governi che rendono le scuole gratuite, ma anche l’economia può incidere profondamente sul campo. Infatti nei Paesi dove si è verificata una rapida crescita del Pil, come ad esempio il Bahrain e gli Emirati Arabi Uniti, il gap di genere si è infatti invertito, con un tasso di analfabetismo maggiore tra gli uomini rispetto alle donne. Negli Emirati, ad esempio, è analfabeta il 13 per cento dei ragazzi contro il 6 per cento delle ragazze di età compresa tra i 15 e i 24 anni.

Anche se attualmente le statistiche presentano un panorama relativamente critico, il futuro sembra riservare alcune speranze. Secondo i dati diffusi da al-Arabya emerge che in Libia il 32% delle ragazze sopra i 15 anni è analfabeta, ma se si considera la sola fascia di età compresa tra i 15 e i 24 anni la percentuale diminuisce drasticamente al 7%. Si tratta della generazione Y, cioè tutti coloro che sono nati dal 1990 in poi sono statisticamente più preparate, conseguenza di un processo di pace volto a formare una società più istruita.