Palazzo Braschi si illumina della spiritualità dei maestri russi e delle loro intense immagini iconiche nella mostra “L’icona russa: Preghiera e misericordia”, da oggi fino al prossimo 3 dicembre al Museo di Roma.
La mostra celebra i 25 anni di relazioni ufficiali tra la Federazione russa e il Sovrano Ordine di Malta, omaggiando la Capitale di alcuni tesori provenienti dal Museo Centrale di arte e cultura russa antica Andrey Rublev – le cui collezioni contano oltre 20mila opere d'arte religiosa russa – e dal Museo Privato dell’Icona Russa.
“L’icona russa: Preghiera e misericordia” vuole sottolineare l’orientamento di vita spirituale e di servizio sociale che ha sempre accomunato e continuerà ad accomunare persone di diverse nazionalità e paesi, che si siano dedicate alla causa comune del servizio a Dio e al prossimo.
Agli occhi dei visitatori, l’icona in sé diventa un vero veicolo per l’idea dell’amore perfetto di Dio verso l’uomo. Le 36 opere esposte – icone dei secoli XVII e XVIII – si accompagnano alla Composizione con superfici trasparenti di Vladimir Tatlin e alla scultura Madre di Dio Grande Panagia di Dmitrij Gutov, entrambe in prestito da collezioni private.
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