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Parigi, urgono restauri a Notre-Dame: avviata una raccolta fondi

E’ un vero e proprio allarme rosso quello che sta interessando la monumentale cattedrale di Notre-Dame, a Parigi. Il capolavoro gotico dell’Ile de la Cité, fra i monumenti più conosciuti e visitati del mondo, rischia seriamente di aver bisogno di un urgente rimessa a punto. Colpa dell’inquinamento atmosferico, che ha corroso gli intonaci esterni; colpa delle folle di turisti che, ogni giorno, arrivano sull’isolotto della Senna per ammirarla e, il più delle volte (anzi, praticamente sempre), fare il giro dei suoi interni e dei suoi esterni. Di conseguenza, con le caratteristiche gargouille pericolosamente danneggiate (con piccoli mucchi di calcinacci notati qua e là sulle balconate), gli archi rampanti logori e le statue in condizioni precarie, l’arcivescovo della Cattedrale (restaurata negli anni 90, dopo gli interventi ottocenteschi dell’architetto Viollet-le-duc), il cardinale André Vingt-Trois, ha avviato una raccolta fondi mirata a reperire non meno di 100 milioni di euro per dare un ritocco decisivo alla celebrata chiesa parigina. Per un restauro completo, però, ne servono 150.

Allarme Notre-Dame

Straordinario esempio dell’architettura gotica, amata in ogni parte del mondo anche grazie alla popolarità conferitagli dal famosissimo cartone animato Disney del 1996 (“Il gobbo di Notre-Dame”) e dall’altrettanto noto romanzo di Victor Hugo al quale è ispirato, “Notre-Dame de Paris”, la notizia delle pessime condizioni delle vestigia della cattedrale ha destato preoccupazione e dispiacere non solo in Francia ma in chiunque conosca o abbia visitato l’importante chiesa parigina. Per questo l’arcidiocesi di Parigi, unitamente allo Stato francese, hanno deciso di muoversi il più in fretta possibile per garantire a uno dei simboli della capitale (e della Francia tutta) nel mondo, un decoro degno del suo rango.

Obiettivo: 150 milioni per la Cattedrale

Il progetto congiunto passa da un’intesa firmata fra le due istituzioni, con la quale si prevede un restauro della durata di circa 20 anni, durante i quali si apporteranno rafforzamenti sostanziali al transetto, al capocroce, agli interni e, infine, anche alle guglie, per un tetto di spesa preventivato di 150 milioni di euro (elevato a 4 all’anno il contributo dello Stato, in base a quanto il crowdfunding dell’arcivescovo porterà nelle case della chiesa)

Mattia Damiani

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